Un video che continua a circolare
Un video raccolto in modo non appropriato sta girando sui telefonini dei cacciatori bresciani e lombardi raccogliendo lo sdegno di molti di noi. E’ un filmato che racconta di un dialogo, civile e corretto, tra un cacciatore della Valle Trompia ed il Presidente della Regione Attilio Fontana. Le immagini sono “rubate” ma l’audio è chiaro ed addirittura un quotidiano nazionale vicino ai 5Stelle, puniti severamente dall’elettorato bresciano alle recenti elezioni regionali con un risicato 2% dei consensi, riporta la conversazione con i sotto titoli, giusto per non perdersi una parola. Questo quotidiano a nostro avviso distorce le intenzioni del cacciatore valtrumplino che nella sua conversazione ha la sola di colpa di aver manifestato al Presidente Fontana il suo scontento su alcune tematiche tutt’oggi irrisolte. Lascia veramente basiti, di stucco, la reazione del ri-presidente Fontana e francamente non possiamo lasciar cadere nel vuoto due passaggi. Innanzitutto non è vero che la Regione abbia “fatto tutto quanto richiesto- parole di Fontana- dai cacciatori”: in realtà con riferimento alla tematica affrontata in quell’incontro (anellini e richiami) non ha fatto proprio nulla e i cacciatori hanno bisogno, secondo il nostro modesto parere, di chiarezza.
Troppe cose di cui si è all’oscuro
E poi: Catture almeno per gli allevamenti di richiami? Non pervenute. Caccia in deroga? Non pervenuta. Sulle deroghe sappiamo bene che nessuno è tenuto a fare anche l’impossibile, ma se il Presidente si riferiva invece ai calendari venatori, anche lì non ha colto nel segno. I cacciatori chiedono solo che si approvi un calendario in linea con le previsioni della legge nazionale e allineato ai paesi europei confinanti. E’ difficile? Forse, ma nelle Regioni in cui Federcaccia è stata ascoltata di più (e non solo a metà per mettere una pezza allo scontento dei cacciatori), i calendari hanno retto al TAR, ed erano anche più permissivi di quello Lombardo. E il TAR alla fine ha respinto anche qui il ricorso degli animalisti. Il Presidente forse è all’oscuro di molte cose, ma una cosa sembra assodata: in Regione è sempre colpa degli altri, sia quando si fanno le cose sia quando non si fanno. Inoltre nella nostra Regione i funzionari che non ascoltano le associazioni, che provocano il ritardo nelle aperture, che si dimenticano di verificare i passaggi fondamentali del Piano faunistico Venatorio, che scivolano su galliformi vengono…. va beh lasciamo stare!
Il sostegno dei cacciatori
Ma una cosa è assolutamente inaccettabile e sulla quale sinceramente non ce la sentiamo di girare la testa e far finta di nulla e cioè che Il Presidente della Regione Lombardia ritenga che tra i cacciatori siano più le mele marce che le sane, queste sono le sue parole raccontate dal famoso video. E di sicuro la Regione non è sotto scacco dei cacciatori, come potrebbero far credere le malaccorte parole del Ri-Presidente, di cui hanno profittato le sigle animaliste schierate a protestare sotto la Regione in occasione della sua proclamazione: tra i fan di quelle bandiere ci sono criminali che hanno distrutto molti capanni di caccia, rubato richiami, e la stessa baita del cacciatore che parlò con Fontana. Dovrebbe forse essere contento Fontana di essere sostenuto dai cacciatori, che rappresentano una parte sana della società, e non da loro. Anche solo per mero calcolo elettorale: alla manifestazione promossa dagli animalisti erano più numerose le sigle delle associazioni promotrici che il numero dei partecipanti, probabilmente meno di venti persone C’è poco da aggiungere: il Ri-presidente deve chiarire e rettificare.
Le richieste di FIDC
E si facciano promotori di questa richiesta di chiarimento i consiglieri regionali eletti che hanno beneficiato anche di un sol voto dei cacciatori bresciani: si faccia un bel documento, lo sottoscrivano i consiglieri vicini al mondo venatorio e si chieda al Ri-Presidente di chiarire una volta per tutte come la pensa ma soprattutto come pensa di impostare l’azione di Governo della Lombardia sull’argomento Caccia. Federcaccia Brescia e Federcaccia Lombardia non hanno nessun interesse a interrompere di nuovo la collaborazione con gli Uffici dell’assessorato Agricoltura al Pirellone ma allo stesso tempo non siamo disposti ad accettare nessun tipo di offesa perché noi siamo brava gente! (FIdC Brescia – CACCIAPENSIERI)