La Federcaccia del Lazio ha commentato con una nota le ultime esternazioni delle associazioni ambientaliste, spiegando come sia stata l’ennesima dimostrazione della loro ignoranza in materia di avifauna. Il nuovo attacco strumentale ai cacciatori è privo di motivi e soprattutto di base scientifica. Si sta parlando di quanto affermato dal WWF e dalla LIPU contro il presidente della Regione, Nicola Zingaretti. Secondo le due associazioni, il governatore non avrebbe dovuto prolungare il periodo di caccia ai tordi bottacci, sasselli e cesene: il nuovo termine di questo prelievo è stato fissato al 31 gennaio 2018 (i giorni in più sono 11).
La Regione si è semplicemente uniformata alle regioni vicine, vale a dire Umbria, Toscana e Marche, ma per gli animalisti questo sarebbe uno scandalo. Federcaccia ha invece ringraziato Zingaretti per aver messo sullo stesso piano tutti i cacciatori. In aggiunta, l’associazione venatoria ha ricordato come queste specie siano cacciate fino al 28 febbraio in Spagna, Grecia e Francia senza alcuna protesta ambientalista.
La migrazione prenuziale inizia non prima della seconda decade di febbraio, di conseguenza i turdidi possono essere prelevati fino a tutto il secondo mese dell’anno. La caccia ha ottenuto tutte le informazioni grazie a lavori pazienti e minuziosi, quindi le specie non sono in alcun modo a rischio. La conclusione del comunicato è perentoria: “Il mondo venatorio non si presterà a giochetti di questo tipo, come sempre nel rispetto delle istituzioni e di chi le rappresenta secondo i principi democratici“.