Una diversità che comprende ogni essere vivente – dal più grande ai microorganismi, animali o vegetali che siano – e che nel suo complesso è messa continuamente a rischio da numerosi fattori, i principali dei quali sono i cambiamenti nell’uso della terra e del mare; l’eccessivo sfruttamento degli organismi viventi (flora e fauna); i cambiamenti climatici; l’inquinamento e le specie esotiche invasive. Il tema scelto per l’edizione del 2021 è insieme una esortazione e un monito: “Siamo parte della soluzione”.
Ecco, noi cacciatori siamo e ci sentiamo pienamente in sintonia con questo tema, rivestendo un ruolo che non solo non è compreso fra le minacce della biodiversità – la caccia origina meno dell’1% della pressione esercitata sulla Natura nel suo complesso – ma che anzi contribuisce a tenere direttamente sotto controllo 4 dei 5 punti citati: combattendo il consumo di suolo; esercitando solo un prelievo sostenibile e regolato; presidiando il territorio dall’inquinamento e dall’incuria; controllando le specie aliene invasive. Non è infatti mettendo l’ambiente sotto una campana di vetro che si può pensare di tutelare la biodiversità e arrestarne la perdita. La stessa Convenzione di Rio del 2002 indica chiaramente come l’uso sostenibile del territorio da parte dell’uomo costituisca una importante azione di salvaguardia della biodiversità e quindi come la gestione attiva del territorio sia un valore assoluto per la tutela e la salvaguardia del nostro ambiente naturale e agrario.
Ma il ruolo dell’attività venatoria non si arresta qui, perché i cacciatori con il loro lavoro, volontario e senza alcuna spesa per la collettività, sono impegnati tutto l’anno in interventi di miglioramento ambientale che vanno dalla creazione e mantenimento di migliaia di ettari di zone umide e di pascoli montani; pulizia di boschi; interventi colturali negli habitat di pianura e collina…Senza questi interventi svolti dai cacciatori il territorio risulterebbe innegabilmente più povero e meno ospitale per tutte le specie viventi. Uomo compreso. Ispirarsi al principio della tutela della biodiversità è il filo conduttore che può indicare la via maestra nella gestione delle grandi tematiche ambientali a livello globale così come nei nostri comportamenti di ogni giorno per costruire un futuro migliore per noi e i nostri figli. Un modello che i cacciatori seguono da sempre. Naturalmente.