“Ricerca sul periodo di migrazione pre nuziale del tordo bottaccio”: si intitola in questo modo lo studio condotto per conto della sezione provinciale di Imperia della Federazione Italiana della Caccia da Luca Terrizzano. Si tratta di una documentazione molto importante, tanto è vero che è stata consegnata a Strasburgo all’europarlamentare Renata Briano per giustificare la chiusura della caccia al volatile alla data del 20 febbraio.
L’associazione venatoria ha voluto analizzare nel dettaglio la migrazione del tordo bottaccio per adeguare una volta per tutte i calendari venatori del nostro paese con quelli degli altri paesi europei, Francia in primis. In particolare, lo studio sottolinea come la situazione della Liguria non sia diversa da quella della Francia meridionale, una somiglianza che dipende ovviamente dalla vicinanza geografica.
La migrazione pre-nuziale non comincia mai prima del 1° febbraio, più precisamente dalla terza decade. Si sta parlando, secondo le parole di Terrizzano, il quale è laureato in Scienze Naturali, dell’istinto migratorio che si basa sull’alternarsi delle varie stagioni, oltre che sul foto-periodo e altri fattori di rilievo. L’Italia si trova nella zona di svernamento della specie e lo stesso discorso deve essere fatto per il sud della Francia, la Spagna, la Grecia e l’Africa settentrionale.