Attuali e future generazioni
Dal mondo animal-ambientalista si ripetono sempre e solo i consueti triti e ritriti refrain sulla necessità di tutelare l’ambiente, per le attuali e per le future generazioni. Un concetto e un fine condivisibile, ovviamente. Quello che non torna, come sempre è che tutto si declina nell’unico modo da loro conosciuto: proibire tutto e non toccare niente.
Le parole di Buconi
Il presidente della Federcaccia, Massimo Buconi, ha così approfondito la questione su un video apparso sui social: “Ennesima iniziativa delle associazioni ambientaliste e animaliste, con il sostegno di qualche politico e di esperti dell’ISPRA. Si è parlato di ambiente, articolo 9 della Costituzione, e come applicare la tutela per le future generazioni. Siamo d’accordo per la tutela odierna e per il futuro, in relazione alla conservazione di questo bene, il tutto è però stato intriso dal solito ideologismo antivenatorio, come se il problema fosse la caccia“.
Troppe ideologie e polemiche
Buconi ha poi aggiunto: “Nonostante le procedure aperte per cui l’Italia paga sanzioni in materia ambientale all’Europa, non ce n’è nessuna che riguarda la questione venatoria o della fauna selvatica. Continua ad essere assente da questo dibattito la parola GESTIONE. Soltanto con gli slogan, le ideologie e le polemiche non si tutela nulla, questo vale per gli orsi, i lupi, per la fauna selvatica di interesse venatorio, per i pesci, le api e qualunque altro insetto. Noi siamo per la gestione e ci dispiace che si continui a rifuggire ostinatamente da questo concetto” (fonte: FIDC).