La cattura avviene negli impianti che sono gestiti dalle province, i roccoli, e lo stesso Galletti afferma di essere riuscito a cancellare questa infrazione, avendo vietato queste stesse catture nel corso della stagione venatoria 2015-2016. Inoltre il ministro ha sottolineato nella sua lettera come le catture non siano proibite, ma possono essere effettuate seguendo alla lettera quanto previsto dalla Legge sulla Caccia (articolo 19 bis).
Le Regioni hanno la possibilità di ricorrere alle deroghe, ma questa missiva di Galletti non ha affatto convinto Federcaccia Brescia. In particolare, le stesse deroghe vengono citate come soluzione alternativa se non ce ne dovessero essere altre soddisfacenti, senza dimenticare la necessità di valutazioni sui piani di potenziamento degli allevamenti dei richiami. L’associazione ha definito le parole di Galletti “l’ennesima presa in giro”, come avvenuto anche nel caso della caccia in deroga allo storno (10 volatili l’anno per 27 cacciatori bresciani).