Le parole di Lanzini
La Federcaccia provinciale di Brescia ha aperto l’ultimo Cacciapensieri con il saluto da parte del neo eletto Presidente Federcaccia Brescia Giacomo Lanzini: “Porgo a tutti i Federcacciatori, ai Presidenti, ai Consiglieri di raggruppamento il grazie per la fiducia accordata. Cercherò di rappresentare al meglio questa nostra Associazione, le nostre istanze, le nostre idee e il nostro modo di essere cittadini cacciatori. I tempi continuano ad essere difficili per la nostra passione ma proprio per questo ancora maggiore dovrà essere il nostro impegno, quello di tutti coloro che ricoprono responsabilità. Ho promesso di incontrare ognuno dei Presidenti, assieme ai Consiglieri di raggruppamento, nei vostri luoghi, per meglio capire le esigenze, e per far sentire la vicinanza solidale della Associazione. Non sarà possibile nell’immediato, ma credo che in pochi mesi si potrà fare. Nel programma di mandato vi sono parecchie idee che porteremo ad attuazione più facilmente se vi sarà il vostro aiuto, di cui peraltro non dubito. Intanto continuiamo ad occuparci delle questioni dei calendari, dei pareri Ispra, degli anellini, della peste suina e di tutte le questioni che ogni giorno porta con sé. Consapevoli che solo una Federcaccia forte, e possibilmente unita con gli altri portatori delle medesime esigenze, potrà ottenere risultati positivi.”
Banca dati
Anche questa settimana dobbiamo parlare di anellini, poiché le telefonate e le richieste di chiarimento, oltre che di aiuto all’inserimento in Banca dati, sono davvero notevoli. Partiamo da dati certi, fino ad ora. La Banca dati è obbligatoria, art. 26 comma 9 legge regionale, per i possessori di richiami vivi di ogni tipo, se usati per l’attività venatoria. La delibera regionale di attuazione ultima in ordine di tempo, la 2149 del 8 aprile 2024, stabilisce il termine del 30 maggio per il primo inserimento dei dati da parte dei possessori, termine volto anche al conteggio del fabbisogno di nuovi contrassegni regionali.
Come agire
Il combinato disposto tra il comma 2 dell’art. 26 che recita “non si procede alla sostituzione dei contrassegni in duralluminio e in acciaio” e l’obbligo della Banca dati ci convince per agire così:
Fare la denuncia entro il 30 maggio entrando in Banca dati, anche attraverso i nostri Presidenti o la sede centrale con delega firmata, senza ovviamente aspettare gli ultimi giorni;
Denunciare l’intero patrimonio di richiami vivi distinti tra allevamento e cattura;
Degli uccelli di cattura deve essere rilevato il numero stampato che si compone di sigla Provincia, sigla specie e 6 numeri alfanumerici, ad esempio BST002323.
Degli uccelli di allevamento va scritto solo il numero totale diviso per specie;
Va infine evidenziato il numero del fabbisogno di nuovi contrassegni, che ad ora, dovrebbe riguardare esclusivamente la sostituzione di quelli in alluminio.
Nuovi contrassegni
La Banca dati può poi essere modificata e implementata sempre, e comunque entro il 31 marzo di ogni anno vanno obbligatoriamente confermati o modificati i dati iscritti in precedenza. Naturalmente la scadenza del 30 maggio di quest’anno ha valenza straordinaria per avviare la Banca e per valutare il fabbisogno di nuovi contrassegni, con la speranza che questa accelerata sia poi veramente utile per metterci in condizione di avere i contrassegni da apporre ai richiami nei termini utili per la prossima stagione venatoria. Ci pare tutto chiaro? Assolutamente no. Abbiamo posto, tramite il Regionale Federcaccia un insieme di quesiti che riguardano i nuovi pulli che nasceranno, il togliere fisicamente l’anello o limitarci ad aggiungere il nuovo e tanto altro. Aspettiamo fiduciosi che gli Uffici Regionali rispondano a queste domande e che ci tolgano dai dubbi per poter continuare a dare informazioni il più certe possibili ai nostri associati. Veniamo a conoscenza in queste ore del parere ISPRA sulla ipotesi di Calendario Venatorio Regionale 2024. La prima lettura conferma una visione ancora pesantemente riduttiva dei tempi rispetto all’ipotesi Regionale, e di parecchie ipotesi di riduzione anche su talune specie. Ne parleremo ampiamente nei prossimi notiziari, dopo averne fatta una valutazione di merito e anche di natura legale (fonte: FIDC Brescia).