La notizia di una giovane escursionista ferita da un cinghiale in Alto Garda domenica scorsa ha occupato le prime pagine dei nostri quotidiani e sollevato le solite sterili polemiche. Innanzitutto come Federcaccia Brescia auguriamo di cuore a questa ragazza una pronta guarigione e soprattutto le chiediamo di non abbandonare l’abitudine di frequentare le nostre belle montagne.
Una seconda considerazione la vogliamo fare esprimendo la soddisfazione sulla corretta organizzazione della battuta di caccia che ha visto esposti come da regolamento anche i cartelli che avvisavano della battuta in corso. Infine a coloro che accusano i cacciatori di questo incidente, poiché secondo loro il cinghiale che ha urtato l’escursionista era spaventato dai cani, vogliamo ricordare che i cinghiali causano incidenti, sia stradali che non, così come molta altra fauna selvatica anche nelle aree protette e anche in quelle gestite da associazioni animaliste.
Prendere a pretesto qualsiasi fatto di cronaca per denigrare il mondo venatorio non serve che a rendere meno credibili le tesi di queste persone. La fauna selvatica si sposta e si muove con logiche un po’ diverse da quelle degli esseri umani. E’ evidente che il contatto può avvenire se ci si reca in zone con alta presenza di selvatici senza che si debbano sempre tirare in ballo i cacciatori.