Per ogni giorno di prove il raduno è stato fissato alle 6, sempre presso l’Albergo Ristorante “Nuovo Secolo” di Torre Bormida. I concorrenti che riusciranno a qualificarsi alle prove delle semifinali nazionali per partecipare alla finale nazionale sono tenuti a iscriversi direttamente presso la FIDASC. Uno degli elementi valutati con maggiore attenzione dai giudici quando si ha a che fare con cani da seguita su lepre è senza dubbio la voce. Si tratta infatti del mezzo con cui il segugio riesce a trasmettere tutte le sue sensazioni ed esprime e interpreta il lavoro.
Ogni razza è caratterizzata da timbri e toni ben precisi, di conseguenza una voce non rispondente viene penalizzata, come anche quelle monotone, senza pause, poco significative e che lasciano costantemente nel dubbio. L’espressività della voce, poi, è legata anche al ritmo del cane da seguita, cioè quello che “racconta” le diverse fasi della cacciata. Tra l’altro, l’emissione della voce deve avvenire soltanto sull’usta: i cani non sono considerati muti se durante l’accostamento conservano la voce ma la fanno comunque sentire in maniera sicura e decisa quando si tratta di risolvere le difficoltà.
La voce è anche determinante per stabilire se la specie del selvatico (in questo caso la lepre) è o meno quella della prova, prendendo sempre in considerazione il percorso che viene compiuto dal selvatico stesso. Quello di Torre Bormida è uno dei comuni più piccoli in assoluto di tutto il Piemonte con i suoi poco più di 200 abitanti: faceva parte della Comunità Montana Alta Langa, un ente locale creato nel 2003 e soppresso nove anni dopo tramite un’apposita legge regionale. Nei primi giorni di aprile potrà beneficiare di questa importante manifestazione cinofila.