Il Comitato Regionale FIDASC (Federazione Italiana Discipline Armi Sportive da Caccia) del Piemonte ha organizzato la sedicesima edizione del Campionato Italiano per cani da seguita su lepre, prova che si svolgerà dal 1° al 3 aprile prossimi a Torre Bormida, in provincia di Cuneo. L’evento si avvale della preziosa collaborazione del Club Italiano Bleu de Gascogne, l’Unione Segugisti delle Langhe e l’Ambito Territoriale di Caccia CN5 di Cuneo. Le categorie previste in questo caso sono tre, vale a dire “Singoli”, “Coppie” e “Lady”. Inoltre, la suddivisione in tre giorni distinti non è casuale, visto che la giornata del 1° aprile sarà dedicata alla prima semifinale della classe “Coppie”, mentre il 2 aprile si svolgeranno la seconda semifinale delle “Coppie” e quella dei “Singoli”, senza dimenticare la giornata conclusiva del 3 aprile con le finali di tutte le categorie.
Per ogni giorno di prove il raduno è stato fissato alle 6, sempre presso l’Albergo Ristorante “Nuovo Secolo” di Torre Bormida. I concorrenti che riusciranno a qualificarsi alle prove delle semifinali nazionali per partecipare alla finale nazionale sono tenuti a iscriversi direttamente presso la FIDASC. Uno degli elementi valutati con maggiore attenzione dai giudici quando si ha a che fare con cani da seguita su lepre è senza dubbio la voce. Si tratta infatti del mezzo con cui il segugio riesce a trasmettere tutte le sue sensazioni ed esprime e interpreta il lavoro.
Ogni razza è caratterizzata da timbri e toni ben precisi, di conseguenza una voce non rispondente viene penalizzata, come anche quelle monotone, senza pause, poco significative e che lasciano costantemente nel dubbio. L’espressività della voce, poi, è legata anche al ritmo del cane da seguita, cioè quello che “racconta” le diverse fasi della cacciata. Tra l’altro, l’emissione della voce deve avvenire soltanto sull’usta: i cani non sono considerati muti se durante l’accostamento conservano la voce ma la fanno comunque sentire in maniera sicura e decisa quando si tratta di risolvere le difficoltà.
La voce è anche determinante per stabilire se la specie del selvatico (in questo caso la lepre) è o meno quella della prova, prendendo sempre in considerazione il percorso che viene compiuto dal selvatico stesso. Quello di Torre Bormida è uno dei comuni più piccoli in assoluto di tutto il Piemonte con i suoi poco più di 200 abitanti: faceva parte della Comunità Montana Alta Langa, un ente locale creato nel 2003 e soppresso nove anni dopo tramite un’apposita legge regionale. Nei primi giorni di aprile potrà beneficiare di questa importante manifestazione cinofila.