Lo scorso 12 gennaio il Garante del codice di comportamento sportivo del Coni, Corrado Calabrò, ha archiviato le denunce FIDASC nei confronti della FITAV per tre gare sperimentali di tiro all’aperto alle sagome fisse e mobili con armi per caccia a canna rigata e liscia. Anche gli organizzatori delle gare, l’APD Piancardato (PG) e l’ASD Tiro a volo Vetralla (VT), nonché l’APD Tiro all’Aperto Basilicata di Melfi (PZ) sono stati convolti nella diffida e nella denuncia, dunque possono sentirsi sollevate. Le gare organizzate da queste Associazioni, tra fine agosto e inizio ottobre 2021, hanno fatto registrare un ottimo successo di partecipazione e di risultati tecnici. L’Associazione “Federazione Italiana Tiro all’Aperto” (FITA) ha stabilito da subito una fruttuosa relazione con FITAV e le Associazioni venatorie (non più “convenzionate” con FIDASC) allo scopo di riprendere e meglio sviluppare il progetto del Tiro con armi da caccia a canna lunga rigata e liscia.
La FITA, grazie all’affidabilità delle strutture organizzative FITAV e al suo supporto economico, consentirà unacrescita ulteriore dei tesserati FITAV, delle società e dell’attività sportiva e formativa, interessando anche settori contigui, come quello venatorio. Quest’ultimo vantaggio non va sottovalutato, soprattutto pensando alle indicazioni che emergono dal CONI che porteranno probabilmente all’unione delle federazioni che si occupano di sport assimilabili. FITA intende tutelare i tiratori, ma soprattutto le strutture di tiro che hanno ungrande bisogno di svolgere attività coinvolgenti, dopo le difficoltà della pandemia.
FIDASC, nel tempo, ha tradito le indicazioni e il mandato ricevuto a suo tempo dalle associazionivenatorie per costituirne la federazione sportiva, allargando a dismisura il proprio raggio d’azione perricomprendere discipline che nulla hanno a che fare con il tiro o con la caccia, come il Paintball, il Softair, lo Sleddog o l’Agility. Ha anche invaso senza ritegno specialità di altre federazioni sportive attraverso ilField target (UITS) e il Tiro con l’arco da caccia (FITARCO) e la stessa FITAV con discipline del tiro al piattello.Eppure la Federazione italiana discipline armi sportive da caccia, ammesso che la definizione estesadell’acronimo sia ancora attuale, vorrebbe impedire a un’Associazione come la FITA-FITAV di svolgere le proprie discipline erroneamente considerando suo esclusivo dominio tutte le discipline del tiro comprese quelle con regolamenti della federazione internazionale FITASC che FITA ha già dimostrato di saper organizzare e gestire nell’alveo FITAV.
FIDASC, per mano del presidente Felice Buglione e dei suoi legali, ha cercato di bloccare l’attività della neocostituita associazione con metodi quantomeno discutibili e con denunce prive di fondamento. La cosaoltremodo grave è che si sia spinta a denunciare “gravi problematiche e carenze sotto i profili degli atti autorizzatori e igienico-sanitari” dei campi di tiro. Con questo apportando grave danno d’immagine al mondo del tiro sportivo e anche della caccia, visto che le gare FITA-FITAV sono rivolteanche ai selecontrollori.
Ebbene, il Garante del codice di comportamento sportivo del Coni, che ha analizzato a fondo la questione, ha disposto l’archiviazione del procedimento attivato da FIDASC e invitato la Giunta del CONI a “definire più chiaramente e aggiornatamente le rispettive competenze della FITAV e della FIDASC”.
Come noto, la querelle su questa disciplina tra FIDASC e FITAV è stata già definita nel lontano 2013, allorché il CONI ha assegnato definitivamente alla FITAV la legittima titolarità del Tiro Combinato da Caccia. Dunque, a nostro parere, è la FIDASC che continuando a svolgere detta disciplina, semplicemente cambiandone il nome con quello di “Tiro di Campagna”, nel tentativo di sviare l’attenzione degli osservatori, ha palesemente violato il principio di lealtà sportiva.
È nostro convincimento che le gare sperimentali di tiro all’aperto alle sagome fisse e mobili con armi per caccia a canna rigata e liscia debbano essere portate avanti da FITA con FITAV, anche considerando le competenze e il seguito dimostrati. FITAV, dal canto suo, dovrà trovare una qualche forma di accordo con FIDASC onde evitare altri incidenti di percorso che nuocerebbero a tiratori e società:IL TIRO ALLA FITAV e LA CINOFILIA ALLA FIDASC.
Ulteriori info: www.tiroallaperto.it