Manifesto della Cinofilia Sportiva
Il 13 novembre, presso la Sala Auditorium del Palazzo delle Federazioni, si è svolto il convegno dal titolo “Le 4 S della cinofilia sportiva” organizzato dalla Fidasc. Un incontro strettamente legato alla conferenza stampa dello scorso settembre – durante la quale venne presentato il Manifesto della Cinofilia Sportiva – e che illustra l’avanzamento dello stato dei lavori lungo la strada che porta all’affermazione del cane come atleta a tutti gli effetti. L’attività sportiva cinotecnica costituisce uno dei pilastri fondanti della Federazione, che da sempre attribuisce grande importanza agli sport che vedono l’uomo affiancato dal proprio compagno a quattro zampe. Oggi la Fidasc, con fermezza, autorevolezza e convinzione, sta portando avanti un lavoro di enorme importanza, al fine di far riconoscere al cane il suo giusto ruolo di atleta, al pari del cavallo. Un ruolo davvero importante che abbraccia praticamente ogni attività sportiva cinofila che, ad oggi, conta ben 26 specialità che vanno dalla cinofilia venatoria senza “sparo” all’agility; dallo sleddog (cani da slitta), alla protezione civile sportiva; dallo sheepdog (cani da pastore), alla dog dance.
Quattro parole fondamentali
Il titolo “Le 4 S della cinofilia sportiva” si riferisce a quattro parole fondamentali in questo processo: Selezione (intesa non in termini genetici, ma relativa alle caratteristiche delle varie discipline); Sport, dando importanza all’aspetto competitivo, finalizzato al miglioramento della abilità sportive e psicofisiche dell’uomo e del cane; Salute, intesa come benessere fisico, psicologico e sociale; Spettacolo, strettamente legato allo sport e inteso come performance sportiva, che può essere anche un modo per raccontare un mondo a chi ancora non ne fa parte. Al convegno sono intervenuti l’on. Andrea Abodi, Ministro per lo sport e i giovani; la campionessa Manuela Di Centa; il Vicepresidente Vicario del CONI Silvia Salis; Maria Spena del CDA di “Sport e Salute s.p.a.”; il Presidente dell’ENCI Dino Muto; il Presidente della FISE Marco Di Paola; Massimo Perla, coordinatore agility FIDASC e i medici veterinari Gianluigi Giovagnoli e Filippo Maria Martini, quali membri del Comitato Scientifico Cane Atleta.
Relazioni di grande interesse
I lavori, moderati da Francesco Brescia, referente federale per la cinofilia sportiva e autore del volume “Manifesto della cinofilia sportiva: una nuova frontiera della relazione uomo-cane”, sono stati aperti dal Presidente Felice Buglione che dopo aver presentato e ringraziato i presenti, ha espresso la sua viva soddisfazione per il lavoro svolto finora e per l’entusiasmo con cui l’intera squadra sta portando avanti questa “rivoluzione” nel mondo della cinofilia sportiva. A seguire, tutti gli autorevoli invitati al convegno sono intervenuti con relazioni di grande interesse sociale, sportivo e tecnico e, in particolare, il ministro Abodi, anch’egli appassionato cinofilo, nel suo intervento conclusivo ha voluto sottolineare gli aspetti affettivi e familiari che ormai legano milioni di famiglie al loro componente canino che, purtroppo, ha una vita terribilmente breve ma che è sempre più parte integrante del nucleo familiare. Al tempo stesso, il Ministro ha confermato la grande attenzione che il Coni ha riservato e continuerà a riservare all’attività della Fidasc, in special modo per quanto riguarda la cinofilia sportiva (fonte: FIDASC).