La Festa Interregionale della Caccia, della Pesca e della Cultura Rurale riscuote grande successo a Marola di Torri di Quartesolo (VI).
“E’ stato certamente un grande successo quello della Festa interregionale della caccia, della pesca e della Cultura rurale organizzata dall’Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI in collaborazione con la Fondazione per la Cultura rurale-Onlus e l’Associazione per la difesa e la promozione della Cultura rurale-onlus. Migliaia di persone hanno infatti partecipato alle 4 giorni- che si conclude oggi – al Palalago di Marola di Torri di Quartesolo (Vi), con un programma che ha visto l’alternanza di momenti di aggregazione e divertimento a eventi culturali tra i quali convegni sulla gestione faunistica, sulla valorizzazione dei nostri prodotti tipici e sulla difesa del territorio e dell’ambiente”. Lo dichiara Sergio Berlato, presidente della Fondazione per la cultura rurale-onlus.
Belralo poi aggiunge: “In un periodo in cui il nostro Paese sta attraversando difficoltà di natura economica con conseguenze occupazionali molto negative, il messaggio che danno queste categorie è che bisogna privilegiare ciò che unisce tralasciando ciò che ci può dividere”. “L’esempio- prosegue Berlato- che hanno dato anche in questi giorni le categorie aderenti all’Associazione per la difesa e la promozione della Cultura rurale, è di come si possano unire le forze per affrontare in modo concreto i problemi del Paese, trovando soluzioni adeguate”.
“I portatori della cultura rurale- precisa il presidente della Fondazione- sono milioni in Italia e sono molto importanti anche per ciò che concerne l’aspetto economico e occupazionale, danno infatti lavoro a centinaia di migliaia di persone, aspetto che, in una congiuntura durissima quale quella attuale, non può che essere considerato importantissimo per il Paese”. “Infine- sottolinea Berlato- fondamentale anche l’aspetto culturale, che ha visto nella Festa, tra le altre, anche la presenza di scolaresche accompagnate dalle loro insegnanti che hanno compreso l’importanza della conoscenza come elemento necessario per il rispetto”. “Mi sento di condividere in toto- conclude il presidente della Fondazione- il messaggio veicolato dalle stesse insegnanti agli alunni presenti, ossia che quello che hanno adesso e il tenore di vita che conducono, è frutto di tanti sacrifici fatti dai loro genitori e dai loro nonni”.
6 maggio 2014