E’ finito sotto processo per aver reiteratamente molestato un cacciatore. Pedinandolo, cercando anche di pararsi davanti alla sua auto per impedirgli di recarsi nei luoghi soliti dell’attività venatoria. Osservandolo di frequente con il binocolo per monitorare ogni suo spostamento. Queste le accuse per cui è finito sotto un 55enne, dopo la querela presentata dal cacciatore di 50 anni che dopo aver subito reiterati pedinamenti, stanco di vedersi parare davanti Baruffaldi, ha deciso di ricorrere alle vie legali. Per impedirgli di continuare a molestarlo durante le domeniche che la vittima voleva tranquillamente trascorrere a caccia, nella zona del Cavo Napoleonico. Da qui è nato il processo che sta per concludersi davanti al giudice Martinelli.
Ieri si è aperta la discussione che ha portato il pubblico ministero a chiedere la condanna dell’imputato a un’ammenda di 500 euro. Richiesta cui si è associato l’avvocato Marcello Carmelo, che assiste la parte offesa. “Si è trattato di una vicenda davvero incredibile – ha spiegato l’avvocato Carmelo – che si è protratta a lungo e non solo nei confronti del mio assistito, ma anche di altri cacciatori. Alcuni dei quali sono venuti a testimoniare in aula. L’attività del mio assistito era del tutto regolare. E’ in possesso del porto d’armi e caccia regolarmente in zone dove l’attività venatoria e consentita, ma è stato continuamente disturbato da questa persona, che con ogni mezzo ha cercato di infastidirlo, quasi di provocarlo per ottenere una reazione”.
Il giudice Martinelli dopo le richieste ha aggiornato il processo al 15 febbraio prossimo quando sarà emessa la sentenza. Non si tratta comunque della prima vicenda finita davanti a un giudice, che coinvolge imputato e vittima. Un processo si è già concluso a parti invertite, quando è stato Baruffaldi a denunciare per molestie l’attuale parte offesa. Processo che però si è già concluso con una sentenza di assoluzione. Non resta che attendere il 15 febbraio per capire quale conclusione avrà questo secondo capitolo della ’lotta’ per chi è un appassionato cacciatore e chi, invece, è contrario (Il Resto del Carlino).