La Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) di Ferrara ha lanciato l’allarme sulla presenza delle nutrie nella provincia emiliana. In particolare, gli agricoltori del posto si sono detti stanchi di pagare per i danni provocati dai roditori, ormai fuori controllo. In particolare, il sistema di contenimento non sembra funzionare a causa della burocrazia e delle ideologie ambientaliste. I coadiutori sono molto perplessi e delusi, anche perchè il problema è grave ma non viene ancora considerato tale.
Un agricoltore di Argenta, Romano Tonini, ha parlato di un livello di esasperazione che non può più essere sopportato. Il problema delle nutrie è strutturale, in più è stato necessario rispettare il divieto di abbattimento nel periodo in cui era ricercato il cosiddetto “killer di Budrio”. Il lavoro dei coadiutori è stato efficace per un certo periodo di tempo, dato che questi soggetti uscivano subito dopo una chiamata, intervenendo con tempestività.
Attualmente, invece, bisogna chiamare la Polizia Provinciale per l’autorizzazione e spesso si attendono anche tre giorni prima del contenimento vero e proprio. L’iter attuale non convince e i volontari sono sempre più dissuasi dagli innumerevoli ostacoli. Nei prossimi mesi verrà chiesta una semplificazione della procedura: le nutrie stanno rovinando in questi giorni i seminativi, soprattutto il grano, mettendo a rischio la sopravvivenza delle aziende agricole.