Come rivelato dall’Ansa, potrebbero essere a una svolta le indagini sul grave ferimento di un anno fa nelle campagne di Santadi. Non un incidente di caccia, si fa strada infatti l’ipotesi di un vero e proprio agguato. Le indagini dei militari del nucleo investigativo del comando provinciale di Cagliari, supportati dagli accertamenti balistici del Ris, coordinati dalla Procura del capoluogo, si stanno concentrando sulle frequentazioni della vittima, Nicola Atzori, ricostruendo diverbi e contrasti delle settimane precedenti alla notte del 2 luglio del 2018. Interrogate decine di persone: alcune hanno fornito elementi utili all’inchiesta.
Altrettanto fondamentali per lo sviluppo dell’attività investigativa si sono rivelate alcune operazioni di polizia giudiziaria con sequestri di fucili condotte dai carabinieri delle stazioni di Teulada e Santadi sotto la direzione del Nucleo investigativo. La vittima era andata nelle sue terre per sistemare il proprio vigneto e in serata era stato raggiunto dal padre e da un amico di famiglia, con i quali aveva iniziato una battuta di caccia al cinghiale. Intorno alla mezzanotte, delusi dall’esito degli appostamenti, avevano deciso di far rientro nelle proprie abitazioni.
Mentre percorrevano la strada per tornare a Giba, Atzori era stato raggiunto da due fucilate, intervallate da alcuni secondi, che avevano colpivano alla testa lasciandolo un fin di vita. L’uomo si era poi ripreso grazie alle cure dei medici. L’ipotesi dell’incidente di caccia era stata anche presa in considerazione, ma in seguito venne scartata. Ora la svolta con l’ipotesi di un agguato premeditato.