Federfauna sulla “follia” degli animalisti che vogliono “estinguere gli animali del circo e distruggere il comparto agroalimentare”.
Mentre gridavano “vergogna, vigliacco, scemo” al Sen. Giovanardi che invece tentava il dialogo, gli animalisti che venerdì hanno protestato davanti al circo ad Imola, hanno esplicitato i loro reali obbiettivi: “portare gli animali del circo all’estinzione e distruggere tutto il comparto agroalimentare, dal Prosciutto di Parma al Parmigiano Reggiano”.
Non hanno usato i tanti giri di parole sul benessere ed i diritti degli animali che usano normalmente i loro rappresentanti istituzionali e che possono trarre in inganno le persone in buona fede, ma parole dirette che vale la pena di rendere note.
SONO GRUPPI ORGANIZZATI: lo hanno ammesso alcuni dei partecipanti alla manifestazione (non si sa se autorizzata o meno) che si e’ tenuta venerdì ad Imola, durante la conferenza stampa organizzata dall’ENC. Esistono nuclei (di poche persone) in tutte le Province dell’Emilia Romagna ed in diverse località italiane che si tengono in contatto soprattutto attraverso internet ed i social network e sono pronti a convergere all’occorrenza in un dato luogo per protestare.
Le stesse persone erano state poco tempo prima a manifestare contro lo zoo a Ravenna e la sera stessa si sarebbero recate a manifestare a Forli’ dove sono stati ospitati gli animali del circo cacciati da Imola. In questo modo in ogni occasione sembrano essere molto più numerose. Resta da capire queste persone di cosa vivano e chi paghi loro spostamenti, striscioni, bandiere, volantini, ecc..
USANO METODI COERCITIVI, soprattutto nei confronti dei decisori e dei mezzi di comunicazione. “Con le buone o con le cattive vogliamo costringere tutte le Amministrazioni a emanare ordinanze contro il circo” ha detto un ragazzo moro. I metodi per costringere qualcuno a fare o a non fare una cosa sono tanti: dalle manifestazioni al mailbombing (anche questo organizzato), alle minacce o intimidazioni veicolate prima attraverso internet, al ricorso facile ad esposti e querele e infine attraverso azioni concrete come fa l’Animal Liberation Front. La voce del Sen. Carlo Giovanardi che aveva più volte tentato di intavolare un sereno confronto con i manifestanti, è stata coperta da urla, slogan ed insulti.
VOGLIONO DISTRUGGERE L’AGROALIMENTARE e tutto il comparto produttivo legato agli animali. Quando Giovanardi ha parlato della valenza culturale oltre che economica e occupazionale delle produzioni animali, portando gli esempi del Prosciutto di Parma e del Parmigiano Reggiano, una ragazza bionda ha fatto un balzo in avanti rispetto ai suoi compagni urlanti, e mostrando con orgoglio un tatuaggio “vegan” ha detto: “anche il Prosciutto di Parma e tutto il resto andrebbe distrutto! Il nostro obbiettivo e’ che non esistano più tutte le cattività legate agli animali!”.
VOGLIONO L’ESTINZIONE DEGLI ANIMALI: preferiscono che non esistano piuttosto che l’Uomo possa beneficiarne. Quando una giornalista, forse colpita delle incontestabili argomentazioni della conferenza, rivolgendosi ai manifestanti ha detto: “ma forse gli animali nei circhi non stanno così male: in fondo sono i loro compagni di lavoro”, una ragazza mora coi capelli a caschetto ha risposto: “è sbagliato che stiano in gabbia e quindi dovrebbero essere sterilizzati e gli si dovrebbe impedire di riprodursi e nascere, fino a che l’ultimo sia morto e gli animali dei circhi siano estinti”.
UN PERICOLO PER L’UOMO E GLI ANIMALI per il quale FederFauna ha lanciato da tempo l’allarme (forse per questo e’ stata già definita da certi animalisti “il più acerrimo dei poteri a noi contrario”), ma al quale, purtroppo, ancora molti stentano a credere. Eppure l’allarme era stato lanciato anche dal noto filosofo Fernando Savater, il quale aveva osservato che se questo animalismo diventasse dominante, paradossalmente, “si realizzerebbe la forma perfetta di protezione degli animali: l’estinzione”.
FederFauna
Confederazione Europea delle Associazioni di Allevatori, Commercianti e Detentori di Animali