Su “Il Fatto Quotidiano” è apparso un articolo dal titolo fin troppo eloquente: “Vittime della caccia, quest’anno sono 114. Si è chiusa la stagione venatoria o la guerra“. Il pezzo dell’ambientalista e avvocato Fabio Balocco non poteva non ricevere una replica e così è stato. FederFauna ha pubblicato un post sul proprio profilo Facebook, sottolineando come sia semplice parlare male della caccia, facendo sempre disinformazione e omettendo il modo in cui cacciatori conoscono la natura, “mille volte meglio di un animalista da salotto“.
L’articolo, infatti, non fa alcun riferimento alla tutela necessaria delle attività agricole, per non parlare della differenza tra cacciatori e bracconieri che viene evitata quando fa comodo. Alcuni episodi non possono essere presi ad esempio per condannare ed etichettare tutto il mondo venatorio. Come si legge online, inoltre, FederFauna ha tracciato un parallelo: “Dovremmo prendere ad esempio il vostro giornale per condannare ed etichettare tutto il mondo del giornalismo. Tuttavia, per rispetto alla nostra intelligenza, evitiamo di farlo“.
Il pezzo del Fatto Quotidiano è un attacco gratuito alla caccia a partire dalla prima riga, in cui si parla anche delle specie animali introdotte dai cacciatori che avrebbero alterato gli equilibri ecologici e della violazione della proprietà privata nonostante quanto previsto espressamente dal Codice Civile.