FederFauna ha pubblicato una nota per far leggere una interessante risposta ricevuta dall’Accademia della Crusca. L’associazione sostiene da sempre che non è scontato che un animalista sia un “amante degli animali” e ora l’istituzione composta da esperti di linguistica le ha dato ragione. FederFauna è convinta da tempo che la guerra dei presunti animalisti contro ogni forma di utilizzo degli animali da parte dell’uomo sia dannosa per entrambe le parti.
L’utilizzo improprio delle parole può provocare confusione e convinzioni sbagliate. Ecco perchè Massimiliano Filippi, segretario generale della federazione, ha scritto all’Accademia per capire se la parola “animalista” sia semplicemente un sinonimo di “seguace dell’animalismo”, un termine non automaticamente positivo. La Crusca ha risposto spiegando come “animalista” e “zoofilo” non siano la stessa cosa.
Nella risposta si precisa che “Non c’è alcun dubbio sul fatto che essere o dichiararsi animalista dovrebbe significare aderire al movimento dell’animalismo, o quanto meno condividerne le idee“. Il chiarimento è giunto da Paolo D’Achille, professore ordinario di Linguistica Italiana all’Università degli Studi “Roma Tre”. Il materiale che è stato raccolto da FederFauna per lo studio di cui si sta parlando sarà ora trasmesso a Filosofiarurale.it per un ulteriore approfondimento.