Preso atto con soddisfazione dell’adozione della delibera n.918 – prot. 0182078-2018 – del 31 agosto 2018, con cui la Giunta Regionale chiarisce in via interpretativa la delibera n. 628 dell’11 giugno 2018 alla luce dell’ordinanza n. 120 del Tar Umbria Sez. I del 25 luglio u.s., Federcaccia Umbra, anche a confutazione delle fuorvianti ed intimidatorie asserzioni rese a mezzo stampa dal WWF regionale, capaci di insinuare ingiuste preoccupazioni e dubbi in coloro che si accingevano ad iniziare la stagione venatoria il 2 settembre, intende rassicurare i propri associati e tutti i cacciatori riguardo la loro legittima facoltà di svolgere attività venatoria già nella giornata di domenica ad eccezione della caccia agli ungulati che, per effetto della citata ordinanza del Tar Umbria, rimane sospesa quantomeno sino alla pronuncia del Consiglio di Stato, attesa per il prossimo 6 settembre.
Ritenuto che la Regione abbia dato tempestiva ed opportuna pubblicità alla propria delibera, auspichiamo che le competenti Autorità – già sollecitate con immotivato allarmismo ad un surplus di verifiche dai vertici regionali del WWF – possano svolgere con la massima serenità la consueta attività di controllo delle pratiche venatorie, senza dar corso alla pretesa e richiesta, ma immotivata “caccia alle streghe”.
Al contempo, raccomandiamo a tutti i cacciatori di prestare la massima ed abituale collaborazione con i tutori dell’ordine impegnati nei servizi di vigilanza, con il necessario invito a tutti gli associati, nel caso di controlli da parte delle guardie giurate volontarie del WWF, di richiedere loro la preventiva esibizione dell’apposito “tesserino che attesta la legittimità al controllo in materia venatoria”, sempre nell’ottica del reciproco rispetto e collaborazione. Federcaccia Umbra si dichiara comunque sin da ora disponibile a fornire la massima assistenza a tutti quei cacciatori oggetto di eventuali vessazioni, riservandoci di adire le vie legali nei confronti di chi abuserà dei propri poteri.