Sono terminate le iscrizioni al corso organizzato dalla sezione provinciale di Udine di Federcaccia e che è intitolato “Legislazione venatoria/Sicurezza e norme comportamentali”. Sono state scelte le giornate del 9 e del 16 febbraio per svolgere due lezioni in orario serale: come spiegato da Adriano Domenico Piccoli, presidente di Federcaccia Udine, l’iniziativa vuole essere un contributo ai partecipanti per rinfrescare la memoria sulle normative in vigore in materia venatoria, in particolare quelle di più stretto interesse pratico alla luce delle ultime variazioni. Inoltre, se la partecipazione al corso sarà nutrita il progetto potrebbe ripetersi a cadenza periodica. La collaborazione di due guardie venatorie, Salvatore Salerno e Roberto Muscari, garantirà uno svolgimento ancora più accurato.
Nel corso della prima lezione del 9 febbraio (dalle 20:30 alle 22) si farà riferimento ai più importanti cenni sulla legislazione nazionale relativa alla caccia e su quella regionale, in particolare le norme di sicurezza correttezza. La seconda lezione del 16 febbraio avrà sempre una durata di un’ora e mezza e la stessa fascia serale per quel che riguarda l’inizio e la fine: in questo caso si parlerà delle varie modifiche che sono intervenute in relazione ai mezzi di caccia, oltre alla loro detenzione e denuncia, senza dimenticare come deve essere effettuata una corretta compilazione del tesserino venatorio.
La partecipazione al corso è completamente gratuita nel caso il partecipante sia un iscritto alla Federazione Italiana della Caccia: il costo è invece di 30 euro per i non associati, una compartecipazione alle spese. Tra le modifiche legislative principali figura senza dubbio il Collegato Ambientale, con una serie di novità introdotte che diventeranno effettive a partire dal prossimo 2 febbraio: si tratta soprattutto di disposizioni relative ai cinghiali, alla caccia in deroga allo storno, alle nutrie e agli appostamenti fissi. Tra l’altro, la Commissione Europea ha avanzato di recente l’ipotesi di revisionare la direttiva comunitaria sulle armi alla luce degli attentati terroristici degli ultimi mesi.
La riforma viene considerata penalizzante anche e soprattutto nei confronti dei cacciatori e dei tiratori sportivi, dunque si stanno ripetendo da tempo gli appelli e le petizioni da parte del Comitato Direttiva 477. Quest’ultimo ha anche apprezzato alcuni aspetti della revisione, ma il riferimento alla categoria B7 delle armi va a ricomprendere anche sportivi e cacciatori nel nome di una maggiore sicurezza. In aggiunta, diverse associazioni si sono attivate per far arrivare agli organi competenti la loro opinione in merito, invitando i singoli cittadini dell’Unione Europea a esprimere il parere personale (sono ancora attive due petizioni).