Federcaccia Trieste: La Vigilanza Venatoria Ambientale e Zoofila della Federcaccia Trieste, ricorda che particolarmente in questo periodo dell’anno si possono rinvenire nei boschi e prati della nostra Provincia cuccioli di capriolo, di cinghiale e di altre specie appartenenti alla fauna selvatica locale.
Con una nota stampa si fa viva raccomandazione di Federcaccia Trieste e Vigilanza Venatoria Ambientale e Zoofila «a tutti i cittadini ma in particolar modo agli escursionisti, cicloturisti, fungaioli e a chiunque si imbatta in un cucciolo di animale selvatico di non toccarlo ne tanto meno prenderlo in mano. Seppure esso possa essere solo ed in apparente stato di abbandono, bisogna tener presente che è costantemente sorvegliato dalla madre. Qualora l’uomo dovesse trasferire il proprio odore al cucciolo, anche per un semplice contatto, la madre non lo riconoscerebbe più come proprio, quindi lo abbandonerebbe, destinandolo così a morte sicura.»
«Ad esempio nel caso del capriolo è necessario sapere che nelle prime settimane di vita il cucciolo passa poco tempo con la madre, la quale si avvicina solo per allattarlo. Il piccolo è protetto esclusivamente dalla sua totale mancanza di odore, dal mimetismo conferitogli dai colori del mantello e dall’assoluta immobilità. Pertanto chi ha la fortuna di incontrare un cucciolo deve limitarsi a osservarlo senza toccarlo e la cosa migliore, per la sua incolumità, è allontanarsi il più in fretta possibile, evitando ogni forma di disturbo per non impaurire il cucciolo stesso.»
26.05.2015