Federcaccia Toscana fa il bilancio per l’anno 2011 appena trascorso e dichiara i buoni propositi futuri per un anno 2012 di svolta.
Il Consiglio regionale di Federcaccia Toscana tira le somme, non solo economiche, di un anno difficile: conseguiti risultati rilevanti anche se restano in agenda importanti obiettivi, rilanciati con forza all’attenzione delle istituzioni e delle forze sociali nella piattaforma per il nuovo anno.
Un anno vissuto intensamente, senza arrendersi alle difficoltà: quelle del Paese e quelle, non sempre “necessarie”, piovute sul capo dei cacciatori toscani. Lo ha ricordato il presidente della Federcaccia Toscana, Moreno Periccioli, nell’ampia relazione con cui ha introdotto i lavori del Consiglio regionale di fine anno, quello tradizionalmente deputato ai bilanci.
Quello economico, approvato all’unanimità, mostra i conti in ordine di una Associazione abituata ad amministrare in modo attento le risorse consegnateli dai soci, capace di fare fronte senza arretrare, anche in una situazione, come l’attuale, caratterizzata generalmente dal segno negativo.
Per la formulazione di quello politico e associativo, il Presidente ha ricordato alcuni passaggi salienti: il due a zero nei ricorsi resisi necessari contro l’ostinata persecuzione nella vicenda del sequestro dei richiami; quello assieme alla Regione Toscana, contro le prevaricazioni dell’Ispra in merito al prelievo in deroga del fringuello (ricordate? “…non ho i dati e quindi il parere è negativo”), i successi ottenuti con il mantenimento del calendario venatorio in una situazione perturbata che ha visto la mutilazione di tempi e specie in molte regioni, la costruzione di una qualificata rete di alleanze attorno al mondo venatorio, il lavoro avviato per sostanziare scientificamente le posizioni dei cacciatori.
Illustrando poi la piattaforma messa a punto dal gruppo dirigente, Periccioli ne ha sottolineato il significato di rilancio dell’iniziativa politica ed associativa a tutti i livelli, vera chiave di volta per affrontare il futuro. Un’agenda che articola gli obiettivi sul piano regionale ma anche su quello nazionale, dove resta centrale la riforma della legge sulla caccia.
Un tema su cui le forze politiche hanno troppo spesso fatto esercizio di demagogia; il rischio concreto che ciò possa ripetersi è adesso rafforzato dalla prospettiva di una anno all’insegna di una lunga campagna elettorale.
Evitare che ciò accada richiede una forte iniziativa dell’Associazione a tutti i livelli, a partire da quello nazionale: è indispensabile chiamare le Forze Politiche al confronto ed un pronunciamento sulla piattaforma di Federcaccia.
Sul piano regionale il rafforzamento delle politiche di gestione e di salvaguardia della biodiversità debbono compitamente integrarsi con la strenua difesa dei diritti dei cittadini cacciatori: doveri, ma anche diritti.
Per dare gambe alle proposte in campo, il Consiglio di Federcaccia Toscana ha varato il progetto per un’Associazione più forte, in grado di migliorare la qualità dei servizi ai soci e della rappresentanza presso le istituzioni e la società.
Un concreto complesso di misure organizzative e di interventi sulla “rete distributiva” dei prodotti e dei servizi, frutto di un lavoro che ha fortemente impegnato il gruppo dirigente e che ha riscosso il vivo l’apprezzamento e l’approvazione dei consiglieri tutti.
Fonte: Federcaccia