Pareri da esprimere
Desidero ribadire che, ancora una volta in questa terra di Sicilia, non si è liberi di esprimere un proprio parere, senza minimamente volere offendere Istituzioni e/o altre Associazioni, e che non si rischi l’accusa di essere additati come “critici” dell’operato dell’Assessore Luca Sammartino in merito alla Bozza di Calendario Venatorio 2023/24. Con il nostro “comunicato- richiesta di incontro”, non abbiamo inteso minimamente togliere la nostra fiducia all’Assessore Luca Sammartino. Siamo, invece, soltanto rammaricati che altri abbiamo parlato per noi insinuando, in nostra vece, di essere detrattori dell’operato dell’Assessore. Nel nostro comunicato, a firma di dieci Associazioni Venatorie presenti in Sicilia, abbiamo solo voluto ribadire che le nostre osservazioni alla Bozza, formulate verbalmente e successivamente per iscritto, come richiesto dall’Assessore, non siano state, per come appare, accolte.
Diritto di esprimersi
Ed infatti, al fine di confrontare la Bozza di Calendario consegnataci in sede di Comitato Faunistico Venatorio con quella inviata all’Ispra, ho richiesto verbalmente agli Uffici preposti di averne copia ma, ahimè, in spregio a qualunque principio di collaborazione e trasparenza la richiesta è rimasta senza alcuna risposta. La verità è che, se le nostre critiche fossero state un tentativo speculativo, avremmo atteso un ipotetico parere negativo dell’Ispra prima di muoverle nei confronti dell’operato dell’Assessore. Oltre a questo argomento, ci siamo permessi di ricordare all’Assessore quali preoccupazioni nutriamo per le tante problematiche esistenti. Forse abbiamo sbagliato ad esternarle? Crediamo, invece, di avere tutto il diritto di potere parlare esprimendo le criticità in atto esistenti.
Il mondo venatorio siciliano
Sappiamo bene che era già stata stanziata la somma di €70.000,00 per il censimento del coniglio selvatico che per la terza volta, impiegando un Progetto fornito gratuitamente dalla mia Associazione, verrà utilizzato. La nostra preoccupazione, invece, va oltre perché guarda a tante altre specie selvatiche. Vorrei, infine, ricordare che Federazione Italiana della Caccia è stata da sempre disponibile alla collaborazione con gli Uffici, con i vari Assessori che si succedono e non si è mai tirata indietro spendendo magari fondi propri per il bene comune. Oggi, guarda caso, siamo diventati, assieme alle altre Associazioni con le quali condividiamo un Progetto unitario, solo critici e riceviamo dinieghi e non risposte. In conclusione vorrei esprimere il mio personale rammarico su questa vicenda poiché il tutto serve solo a tentare di spaccare un mondo venatorio siciliano, già abbastanza frastagliato, che sta muovendo i primi passi per un discorso comune. Cosa peraltro auspicata dai Cacciatori siciliani. Se finalmente oggi dieci Associazioni, ma sicuramente domani ce ne saranno altre ancora, si seggono attorno ad un tavolo per discutere assieme sul problema Caccia, che accomuna tutti, e per cercare di essere più incisivi nel formulare le richieste di tante cose che ci spettano ma che mai abbiamo avuto dà forse fastidio? Che ben venga il dialogo tra le Associazioni Venatorie. Attenzione, però, ai detrattori (Il Presidente di FIDC Sicilia Giuseppe La Russa).