Si festeggia domani, 3 marzo, la Giornata mondiale della natura selvatica. La ricorrenza è stata istituita nel 2013 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e si celebra nel giorno della firma della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES). La finalità è quella di sensibilizzare l’opinione pubblica sui reati contro fauna e flora, a partire dal commercio illegale di animali e piante, promuovendo una maggiore consapevolezza sulle necessità della conservazione e di un uso sostenibile e regolato delle risorse naturali. “Nonostante siano vitali per la nostra sopravvivenza e il nostro benessere, come ha ricordato il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, flora e fauna selvatica sono a rischio soprattutto a causa dello sfruttamento da parte dell’uomo – ha sottolineato il presidente di Federazione Italiana della Caccia Massimo Buconi -.
Oggi, quasi un quarto di tutte le specie del pianeta è in pericolo di estinzione nei prossimi decenni e contro questo rischio i cacciatori sono sempre più in prima linea. Dal contrasto all’odioso fenomeno del bracconaggio al recupero di habitat e zone umide; da essere parte attiva nel combattere incendi, ripulire boschi e campagne alla denuncia di illeciti ambientali; dal controllo delle specie aliene alla tutela e recupero di specie protette, per arrivare a iniziative volte a limitare il consumo di suolo, il mondo venatorio è in azione ogni giorno per preservare la biodiversità in tutto il pianeta”.
“Dove la caccia viene esercitata in maniera sostenibile e regolata, come avviene nel nostro Paese, si mantiene anche alto l’interesse per tutte le specie e si investe nel mantenimento e nel recupero degli ambienti naturali. La caccia è infatti riconosciuta come una attività in grado di gestire e tutelare la fauna selvatica, gli habitat e gli ecosistemi” ricorda Buconi. “Raccogliamo quindi con impegno e serietà il monito del segretario generale dell’Onu, pienamente consapevoli delle conseguenze del nostro agire e altrettanto convinti di avere un ruolo importante nel preservare e utilizzare in modo sostenibile la vasta varietà di vita presente sulla terra”, ha concluso il presidente Federcaccia.