Dottor Maurizio Molinari
Direttore Responsabile quotidiano “La Repubblica”
Egregio Direttore,
sono costretto a segnalarle i contenuti gravemente lesivi e assolutamente non corrispondenti al vero riportati nell’articolo “Storia di Giuditta, il cane scambiato per lupo: i volontari la salvano dalle mire dei cacciatori” a firma della sua giornalista Lucia Landoni, apparso nella cronaca di Milano dell’edizione on line del quotidiano da lei diretto. Le affermazioni riportate, ancorché virgolettate e attribuite genericamente alla LAV – “E abbiamo poi assistito alle ronde dei cacciatori locali, che cercavano l’animale per evitare che si cibasse della fauna selvatica, in attesa di ucciderlo all’apertura della stagione venatoria” – non sollevano da un controllo della veridicità delle stesse da parte del giornalista e della Direzione.
Presupporre una intenzione fraudolenta con risvolti penali, essendo l’uccisione di un cane e ancor più di una specie particolarmente protetta come il lupo giustamente vietata dalla legge, accusando genericamente una intera categoria di persone il cui comportamento e fedina penale sono fra i più controllati nel nostro Paese, è semplicemente diffamazione, aggravata dal mezzo stampa. In attesa di valutare con i nostri legali l’opportunità di procedere a difesa e tutela del buon nome dei nostri rappresentati e dei cacciatori in genere, La invito pertanto a rimuovere dall’edizione on line l’articolo in questione e dare spazio ed evidenza in modo adeguato alla nostra replica.
Ritengo che oltre a un preciso obbligo deontologico costituisca anche una forma di dovuto rispetto nei confronti dei lettori, che indipendentemente da come la pensino sulla caccia e chi la pratica meritano di leggere articoli corrispondenti al vero e non proclami ideologici spacciati per articoli di cronaca.
Il Presidente nazionale
Massimo Buconi