Date di chiusura uguali
Su Proposta dell’assessore abbiamo deliberato di riproporre il calendario venatorio con le date di chiusura uguali a quelle dello scorso anno (con le note differenze tra territorio libero e Rete Natura 2000). Quel provvedimento aveva superato il vaglio del Consiglio di Stato con sentenza favorevole. Per le date precise attendiamo di vedere pubblicato il decreto che arriverà dopo il parere Ispra e quello del Comitato tecnico faunistico venatorio nazionale. In ogni caso, la Regione Sardegna e la Federcaccia (unica associazione venatoria a costituirsi in giudizio a difesa del calendario) inpugneranno la sentenza negativa del Tar Sardegna.
Diversi fronti di lavoro
La Regione ha poi comunicato che sta lavorando su fronti importanti: prelievi in deroga, costituzione dell’Irfs(Istituto regionale fauna selvatica), finanziamento monitoraggi migratori, ripopolamento. Abbiamo espresso soddisfazione per quanto comunicato, evidenziando che la FIdC da anni porta avanti gli studi scientifici con la telemetria satellitare su tordi e beccaccia (spendendo tanti soldi dei Federcacciatori a beneficio di tutti) e che da tempo abbiamo chiesto un aiuto alla Regione, che al momento, nonostante vecchie promesse, non ha mai provveduto. Questa potrebbe essere la volta buona? Vedremo.
Piani di ripopolamento
Abbiamo altresì evidenziato la necessità di porre seriamente al centro della discussione la necessità di GESTIRE la nobile stanziale e il coniglio. Oggi la norma approvata in Consiglio regionale (da noi aspramente criticata in audizione) prevede il ripopolamento di ZTRC (Zone temporanee di ripopolamento e cattura). Noi invece riteniamo utile prevedere piani di ripopolamento in tutto il territorio vocato, soprattutto zone libere, con piani di gestione che prevedono abbattimenti di nocivi, piantagioni e pulizie delle acque. Senza questi interventi si rischia solamente di dare in pasto a cinghiali, volpi ecc… selvaggina immessa, perdendo soldi e una buona occasione per migliorare la presenza di selvaggina cacciabile in territori liberi (e non in zone precluse alla caccia!) (fonte: Federcaccia).