L’inattesa e controversa sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Sardegna che ha sospeso nuovamente il prelievo di lepri e pernici nell’isola non poteva passare inosservata. Caccia Pesca Ambiente ha fatto fatto sapere di essere al lavoro per preparare le memorie difensive, sottolinenado l’ottimismo in merito a una riapertura di questa caccia entro il 30 settembre, ma non è stato l’unico intervento delle associazioni venatorie.
Ad esempio, la Federcaccia sarda ha ricordato in un comunicato stampa che è stato diffuso questa mattina, martedì 4 settembre 2018, che, in quanto rappresentata in Comitato Regionale Faunistico, già nella riunione in cui è stato approvato il calendario venatorio aveva avanzato la richiesta alla Regione di difendere lo stesso anche nel caso di parziale impugnativa oltre naturalmente a difenderlo poi direttamente a mezzo di proprio legale.
Come ha sottolineato la FIDC isolana: “Abbiamo anche chiesto alla Regione che richieda l’anticipazione dell’udienza avanti il TAR per non incorrere nella coincidenza con il 30 settembre, data prevista per l’apertura generale della caccia nonché della lepre e pernice sarda e perché il Tribunale possa valutare l’attuale documentazione di indagine dell’Università di Sassari sulla consistenza appunto di lepre e pernice”. In poche parole sulla questione non si può ancora mettere la parola fine.