La nostra proposta (condivisa anche dal Dott. Secci esperto veterinario e Tecnico faunistico, nominato dall’assessorato alla Sanità) era di prevedere l’apertura per ulteriori due giornate, il 18 e il 25 ottobre, con 2 pernici e 2 lepri per cacciatore a giornata. I dati sui capi prelevabili (oltre 80.000 lepri e oltre 24000 pernici) ci avrebbero consentito di aprire almeno altre due giornate( quindi in tutto 3) rispettando ampiamente il principio di precauzione. Si consideri che dai dati dei prelievi del giorno 4 risultavano abbattute meno di 300 lepri e meno di 500 pernici.
Per queste ragioni, alla votazione noi ci siamo astenuti. Come scritto nella lettera inviata qualche giorno fa (che trovate pubblicata nella pagina fb Federcaccia Sardegna) a nostro avviso occorre cambiare approccio e monitorare costantemente il dato dei cacciatori che praticano questo tipo di caccia e gli abbattimenti effettuati. Con tale monitoraggio riteniamo si possa procedere ad effettuare i prelievi possibili, secondo le soglie previste dai censimenti. Riteniamo che davvero sia giunto il momento di lavorare ad una nuova legge che tra le tantissime altre cose disciplini compiutamente l’iter relativo alla gestione della nobile stanziale ( per es. Tempi dei censimenti, soggetti abilitati, risorse certe, piani di prelievo, comunicazioni ecc. ecc.).
Noi, senza alcun dubbio, continueremo a tutelare i cacciatori, ponendoci sempre in maniera critica costruttiva(quando necessario) tesa alla ricerca delle soluzioni che consentano a tutti i cacciatori sardi di esercitare un loro diritto e soprattutto una loro passione al meglio possibile. Pertanto anche in questa occasione per favorire la trasparenza in merito alla discussione tenutasi all’interno del Crf, sarà nostra cura pubblicare i verbali con gli interventi effettuati (Davide Bacciu – Presidente regionale FIdC).