La Federcaccia regionale della Sardegna ha commentato i contenuti del calendario venatorio relativo alla stagione 2018-2019. Secondo l’associazione il discorso sarebbe ancora più lungo, ma ci si può limitare ad alcune osservazioni. Anzitutto, i recenti studi permettono di affermare che le lepri e le pernici sono caratterizzate da una buona consistenza, nonostante l’attività non sia stata completata.
Ecco perchè i federcacciatori sardi ritengono che ci possa essere una moderata apertura della caccia per quel che riguarda queste due specie. Per quel che concerne la caccia alla volpe in battuta, invece, non ci sono stati interventi. Il prelievo è previsto per il 21, 25 e 28 ottobre, prima dell’avvio della caccia al cinghiale. I cacciatori di ungulati hanno protestato in quanto la battuta rappresenterebbe un disturbo per quella che è la preferenza principale isolana dal punto di vista venatorio.
Il suggerimento è dunque quello di sfruttare le giornate del 3, 7 e 10 febbraio 2019, attendendo la chiusura della caccia al cinghiale e sfruttando il calendario degli anni passati. La speranza di Federcaccia Sardegna è che in futuro i cacciatori possano utilizzare tutte le possibilità consentite dal patrimonio faunistico ambientale. Come già anticipato, le scelte non gradite della Regione sono anche altre, ma è stato giudicato sufficiente elencare quelle appena descritte.