Roberto Rovigatti, presidente provinciale della Federcaccia di Rovigo, ha pubblicato la seguente nota: “A seguito di un articolo apparso sulla stampa locale che a seguito dell’uccisione di un cane additava senza alcuna prova – ancora in corso le indagini dei Carabinieri che si stanno occupando dell’episodio – un cacciatore come colpevole, è stata indirizzata alle redazioni dei quotidiani della provincia una lettera per tutelare il buon nome degli appartenenti al mondo venatorio.
“Nessuna, nemmeno pensabile, giustificazione per l’inqualificabile e vergognoso atto compiuto da un essere definibile “umano”, (ma che di umano non ha niente!), nei confronti di un cane. Pertanto condanna assoluta per il responsabile.
1) Fin dal titolo, dalla foto e poi dalla lettura della notizia, appare evidente l’arbitrario accostamento con conseguente responsabilità della caccia e della “figura” del Cacciatore, per un atto così deprecabile.
2) La conclusione poi, che… siccome il fatto è avvenuto di Domenica, giornata di caccia e in un luogo frequentato da cacciatori, risulta ovvio per l’estensore dell’articolo (e forse per qualche sprovveduto lettore!), che il responsabile sia proprio un cacciatore.
Ebbene, non so se la sigla t.m. a firma, corrisponda alle iniziali di un Giornalista iscritto all’Albo o ad un Collaboratore; per certo so che oltre a mancare di deontologia professionale, ignora anche che la caccia è CHIUSA da due mesi e nessun cacciatore si sognerebbe di vagare per la campagna in questo periodo. Invito pertanto ad attendere l’esito delle doverose indagini prima di gettare fango su una categoria di cittadini che, fino a prova contraria, sono onesti.