Gesturi (provincia del Medio Campidano) e più precisamente l’Altopiano della Giara hanno ospitato la prima edizione del Campionato Sardo Federcaccia su beccacce. L’evento si è svolto nel fine settimana del 13 e del 14 febbraio scorsi e l’associazione ha reso noti i risultati e il successo riscontrati. L’organizzazione è stata curata dalla sezione provinciale di Oristano della Federazione Italiana della Caccia, insieme a Federcaccia Sardegna e ad altre tre sezioni provinciali, quella di Sassari, quella di Cagliari e quella di Nuoro. Entrambe le giornate sono state caratterizzate da incontri numerosi e da prove più che positive e convincenti.
I giudici sono stati chiamati a valutare i 34 soggetti che si sono presentati e hanno avuto la possibilità di giudicare ideale l’habitat scelto per la gara, sottolineando in particolare la lealtà e la sportività di ogni concorrente. La nota di Federcaccia ha anche evidenziato l’ottimo contributo della Provincia e del Comune di Gesturi, enti che hanno concesso le necessarie autorizzazioni. Il territorio sardo in cui cacciare beccacce è stato definito magnifico e insidioso allo stesso tempo, visto che non è stato affatto semplice per i cani orientarsi.
Le classifiche finali sono state due, una per ogni categoria in gara. Tra le razze continentali (Italiani ed Esteri) ha trionfato Gianpiero Camoglio con l’Epagneul Breton Laika: il podio è stato poi completato da Sergio Murru con Bella e da Antonio Figus con Ebril de Keranlouan (altro Epagneul Breton). Nella categoria “Razze Inglesi” ha invece primeggiato Denis Pisu con Tirso, mentre il secondo posto è andato a Silverio Lai con Touran. Il “bronzo” di questa categoria ha fatto registrare un ex-aequo, visto che se lo sono aggiudicato Maurizio Mereu con Roval Toa e Walter Merlo con Tai.
La scelta geografica non poteva essere più azzeccata. La Giara è un altopiano di tipo basaltico e ha una superficie di 42 chilometri quadrati, con una altezza massima di 550 metri sopra il livello del mare (gli altri comuni sono Genoni, Tuili e Setzu). È famosa per la conservazione millenaria del Cavallino, una specie unica e selvatica in Europa. Il primo Campionato Sardo si è svolto in un terreno ricco di diverse specie animali, in particolare i 64 uccelli, tra cui si possono ricordare la poiana e il corvo imperiale, oltre a moltissima fauna selvatica: il cinghiale sardo e la volpe sarda frequentano questo altopiano, dunque non sarà difficile organizzare anche la seconda edizione, nella speranza che possa essere avvincente e incerta fino all’ultimo come accaduto due settimane fa.