Federcaccia replica alle accuse di ENPA e dice basta, “Non siamo assassini, richiami vivi allevati con amore”. Immediata la risposta della Protezione Animali, ancora polemiche, “Reazione scomposta, tenere prigionieri uccelli è amore?”.
“Pertanto – proseguono – questa mirata strumentalizzazione da parte degli animalisti intesa ad accomunare i colpevoli di reati penali ai regolari cacciatori in qualità di onesti cittadini non porta alcun beneficio per la società e per i lettori in genere che acquisiscono spesso, loro malgrado, notizie volutamente viziate a discredito del mondo venatorio”. “Analogamente per quanto riguarda i deplorevoli maltrattamenti subiti dagli animali, la Federcaccia tiene a precisare che non possono essere minimamente equiparati alla legittima e regolare detenzione dei richiami vivi che vengono allevati e curati amorevolmente dai proprietari”, concludono dalla Federazione.
Immediata la risposta di Enpa alla Federcaccia proseguendo la polemica che anziché fermarsi, prosegue e si accende maggiormente. I volontari dell’Enpa di Savona rispondono alla reazione della Federazione, sottolineando che da parte loro – in merito al ritrovamento dei lacci nel finalese – non c’è stata una “sola parola che possa accostare all’esercizio della caccia tale barbara attività illegale”. “Quella di Federcaccia è una reazione scomposta – puntano il dito gli animalisti -. Enpa ha soltanto voluto sottolineare l’insensibilità dei politici alle tematiche animaliste, laddove dice che sarebbe bene istituire pene maggiori per i reati di bracconaggio. Ha inoltre soltanto voluto sottolineare, come è sotto gli occhi di tutti, che i suddetti politici, nella fattispecie i locali Biasotti, Tullo e Vazio, siano invece oltremodo sensibili alle richieste dei cacciatori, quali ad esempio la caccia con i richiami, recentemente approvata dagli stessi in Senato”.
Non manca, ovviamente, il riferimento al tema dei richiami vivi che, per Federcaccia, sono allevati “amorevolmente”: “Sorvoliamo ovviamente sull’affermazione che i cacciatori amano e trattano bene i loro richiami. Giudicheranno i lettori e tutte le persone di buon senso se è amore allevare e tenere prigionieri piccoli uccelli, nati per volare liberi e utilizzati per attirare consimili davanti ai fucili di questi strani amatori; ed onde evitare le solite recriminazioni, Enpa ricorda che si batte contro ogni gabbia, acquario, zoo, circo, voliera o fabbrica di carne”.
“Il problema delle associazioni venatorie è che difendono ad oltranza ed a priori ogni tipo di caccia, anche quella doppiamente barbara dei richiami vivi. Ma restino sereni i cacciatori, non saranno certo i lamenti di un’associazione animalista a scalfire l’assoluto potere che hanno sulla gestione della fauna: con i politici che ci troviamo potranno continuare per secoli a praticare il loro ‘sport’ nei modi e tempi che desidereranno”, concludono dalla sezione animalista di Savona.
3 luglio 2014
Fonte: IVG