Federcaccia commenta una nota della Regione Toscana in merito alla necessità di una nuova normativa perl a gestione del territorio tra caccia, fauna selvatica e agricoltura.
Dopo l’allarme degli agricoltori per i danni causati dalla fauna selvatica, l’Ass.re Regionale Salvadori: “Rilanciare un percorso normativo nazionale per soluzioni finalmente all’altezza”. “Le considerazioni dell’Assessore Salvadori sono ampiamente condivisibili”, è il commento a caldo di Federcaccia Toscana. “Noi del resto, e più volte nel corso degli ultimi anni, abbiamo sottolineato l’esigenza di adeguare le norme nazionali, passaggio indispensabile per garantire certezza ed efficacia nella gestione del territorio, dei suoi equilibri, della caccia. Non siamo stati ascoltati, il Parlamento anche in questa legislatura è stato sordo alle sollecitazioni ma non ci arrendiamo: come si vede dalle dichiarazioni dell’Assessore e dalle denunce degli agricoltori le nostre non erano rivendicazioni corporative, corrispondevano anzi all’interesse generale”.
Di seguito la versione integrale della nota della Regione Toscana: Agricoltura e fauna selvatica, la Toscana chiede una nuova legge.
“Rilanciare un percorso normativo nazionale, con un apposito disegno di legge che il nuovo Parlamento dovrà affrontare con la massima urgenza, per affrontare con strumenti e soluzioni finalmente all’altezza dei problemi il sempre più grave conflitto tra agricoltura e fauna selvatica. E’ questo quanto auspica fortemente l’assessorato all’agricoltura della Regione Toscana, ricordando che in questo contesto di crisi l’agricoltura si conferma con uno dei punti di forza dell’economia nazionale e regionale e una delle poche voci in attivo dell’export, oltre che un valore aggiunto in termini di conservazione dell’ambiente. Tutto questo esige un’attenzione particolare, anche alla luce della crescita degli ungulati selvatici in Toscana, con numeri praticamente ai vertici comunitari.
La Regione Toscana, sottolinea l’assessorato, ha idee precise su ciò che potrà e dovrà essere fatto per arginare il fenomeno e garantire un’equilibrata presenza delle popolazioni selvatiche, che peraltro possono rappresentare una risorsa per il territorio. Purtroppo, sottolinea ancora l’assessorato, le formule adottate, proprio quando cominciavano a dare risultati concreti, hanno subito una battuta di arresto per aspetti giuridici collegati a norme nazionali ormai superate dalla realtà e che restano tuttavia vincolanti nelle scelte regionali.
Per questo la Regione Toscana ritiene indispensabile una nuova intesa che tenga conto di basi scientifiche e governance del territorio, senza trascurare l’impatto sull’economia reale e l’occupazione. E’ tra l’altro di questi giorni la notizia di linee guida per la caccia di selezione degli ungulati che ISPRA dovrebbe pubblicare entro febbraio e che avranno ripercussioni forti e condizionanti nella stesura dei prossimi calendari venatori.
E’ importante poterne discutere prima il contenuto e fare in modo che le istanze gestionali delle Regioni e le esigenze del territorio siano prese in considerazione ed è per questo che la Toscana si attiverà subito affinché il documento sia preliminarmente approvato dalla Conferenza Stato-Regioni. Su questo stesso terreno l’assessorato riunirà al più presto un tavolo di confronto fra i soggetti coinvolti, sicuro di ritrovare al suo fianco le componenti più vitali della società toscana a cominciare dalle organizzazioni rappresentative del mondo agricolo”.
8 febbraio 2013
Federcaccia Toscana