La sezione regionale umbra della Federazione Italiana della Caccia ha comunicato la data e il luogo di svolgimento del primo Trofeo “Montagne Umbre” su beccacce. Si tratta di una interessante gara amatoriale, individuale e a squadre, che non prevede l’abbattimento dei volatili e che è destinata a cani da ferma, nello specifico razze continentali e razze inglesi. La prova unica si svolgerà domenica 13 marzo a Città di Castello (provincia di Perugia), per la precisione nella zona demaniale San Zino. Il raduno è previsto invece per le 5:30 presso il parcheggio del bar “Ansa del Tevere”: a tutti i concorrenti verrà offerto il pranzo. I premi che verranno assegnati da Federcaccia riguarderanno i primi tre classificati di ogni singola categoria (Continentali e Inglesi dunque).
Inoltre, al primo classificato di ognuna delle due categorie sarà assegnato il titolo di “Campione del Primo Trofeo Montagne Umbre Federcaccia su beccacce 2016”. Entrando più nel dettaglio del regolamento di questa gara, c’è da dire che possono prendervi parte tutti quei cacciatori che son titolari del porto di fucile, della licenza di caccia e della tessera associativa di qualsiasi associazione venatoria, a patto che questi documenti siano in corso di validità.
I giovani che non hanno ancora compiuto 18 anni possono partecipare anche se non hanno la licenza di caccia, ma devono comunque essere muniti della tessera amatoriale della Federcaccia. Ogni partecipante, inoltre, avrà l’opportunità di iscrivere un numero massimo di cani che appartengono a un’unica categoria, senza dimenticare il necessario rispetto del regolamento in vigore per la Coppa Italia Amatoriale per cani da ferma Federcaccia. Diversi possono essere i motivi di esclusione del cane in questo caso.
Ad esempio, i giudici potranno escludere a causa della mancanza di iniziativa o della discontinuità dell’azione, oltre al rimorchio e al disturbo continuo al compagno di coppia, l’abbandono della ferma, il rifiuto di guidare quando ci sono le condizioni per farlo, il rifiuto del consenso, la paura allo sparo, lo scagno persistente e più di due ferme in bianco. Nella Coppa Italia Amatoriale, inoltre, i cani classificati nel corso delle eliminatorie vengono di solito sottoposti a una prova ulteriore, quella del riporto a freddo: si utilizza della selvaggina stanziale oppure, in alternativa, il piccione di allevamento. La gara amatoriale prevede che i giudici assegnino delle qualifiche, quella più alta è “Eccellente”, valida anche per l’altra selvaggina naturale come il beccaccino, la pernice, la starna, la lepre, la quaglia selvatica e la selvaggina di montagna.