Federcaccia contraria all’abbattimento dei cinghiali nell’oasi ex S.M.I. ubicata a Campo Tizzoro; “In quell’area è in atto un’inutile mattanza”.
L’Associazione Venatoria Federcaccia grida contro l’abbattimento di cinghiali nell’area industriale ex S.M.I. di Campo Tizzoro, nel comprensorio di San Marcello Pistoiese (PT); “Fermiamo l’abbattimento dei cinghiali. Non ha senso ciò che è accaduto e sta accadendo”. L’associazione cinghialai della provincia di Pistoia, presieduta da Daniele Pacelli, e Federcaccia chiedono infatti che vengano fermati gli abbattimenti dei cinghiali da parte delle guardie venatorie dove questo animale non fa danni. Secondo le due associazioni nell’area dell’ex Smi di Campo Tizzoro (San Marcello Pistoiese) si starebbe assistendo ad una vera e propria «mattanza» col timbro della Provincia e il silenzio del Wwf che gestisce quel territorio.
In una riunione, tenutasi a San Marcello Pistoiese, alla quale hanno partecipato circa 200 cacciatori, in rappresentanza di una assai più larga platea di interessati ma che per limiti di capienza dei locali non potevano presenziare, sia Daniele Pacelli, sia Federcaccia si sono detti d’accordo sul totale abbattimento del cinghiale dove l’animale non deve stare e dove fa veramente danni.
Non è il caso, “e per questo siamo assolutamente contrari», dicono le due associazioni, dell’oasi ex Smi, «in piena area vocata, cioè dove secondo il piano faunistico provinciale di Pistoia la presenza del cinghiale è compatibile con il territorio”. Proseguendo le due associazioni si chiedono “se fossero stati i cacciatori ad abbattere dei cinghiali in un oasi gestita dal Wwf cosa sarebbe successo. Forse ci sarebbe stata un’interrogazione parlamentare in merito”.
Le due associazioni poi aggiungono, “Per queste ragioni e per la sordità della Provincia alle pacate richieste giunte dall’associazione cinghialai e da Federcaccia crediamo che debba essere presa in seria considerazione e messa in atto ogni azione di intervento. Non ultima — conclusono — la sospensione di qualunque forma di collaborazione con l’amministrazione provinciale per tutti quegli interventi a salvaguardia dell’agricoltura che fino ad oggi sono stati attuati”.
5 aprile 2013