La sezione regionale del Piemonte della Federazione Italiana della Caccia ha presentato un nuovo ricorso al TAR in merito all’articolo 38 della Legge Regionale 26 del 2015. Si tratta della razionalizzazione dei comitati di gestione degli Ambiti Territoriali di Caccia e dei Comprensori Alpini. Il progetto prevede una riduzione e un accorpamento di questi enti, destinati a passare dagli attuali 38 (21 ATC e 17 Comprensori) a poco più della metà.
FIDC Piemonte ha ricordato come il provvedimento abbia fatto insorgere subito il mondo venatorio, visto che alcune associazioni verrebbero penalizzate per favorirne altre, senza dimenticare che le discriminazioni ai danni dei cacciatori. L’operazione è stata motivata dalla Regione con la necessità di risparmiare, ma per la Federcaccia i costi sono destinati ad aumentare a causa dei rimborsi spese che gli enti di gestione dovrebbero sostenere. Un altro problema è rappresentato dalla tempistica.
I rappresentanti delle associazioni venatorie, ambientaliste e agricole devono essere designati entro il 19 novembre, ma la prima camera di consiglio del Tribunale Amministrativo Regionale ci sarà undici giorni dopo. Questo vuol dire che i giudici non avranno molti giorni per decidere. I ricorsi al TAR sono stati presentati anche da Libera Caccia, Enalcaccia, Ente Produttori di Selvaggina e ANUUMigratoristi, nello specifico le sezioni di un comune e di un comparto alpino.