Federcaccia Piemonte ha scelto una celebre frase di Eduardo De Filippo per commentare la situazione venatoria nella regione: “Ha da passà ‘a nuttata”. Gli ultimi tre anni sono stati definiti tragici, caratterizzato da difficoltà continue, anche se le ultime dichiarazioni di Giorgio Ferrero, assessore regionale alla Caccia, hanno oltrepassato il segno. L’associazione venatoria ha sottolineato come Ferrero non si sia mai dimostrato amico dei cacciatori, in particolare da quando gli anti-caccia chiedere di intervenire in modo drastico sulla fauna tipica alpina (nel 2014 per la precisione).
Pernice bianca e lepre variabile vennero escluse dal calendario relativo alla stagione 2014-2015, una situazione che potrà essere sanata a breve in seguito all’intervento del TAR Piemonte. Se la Corte Costituzionale dovesse confermare i propri orientamenti sarebbe una svolta fondamentale per il mondo venatorio, un duro colpo per lo stesso Ferrero.
Le ultime parole di quest’ultimo hanno stupito e non poco, visto che le votazioni dei bilanci consuntivi degli Ambiti Territoriali di Caccia Torino 3, 4 e 5 sono state giudicate valide, nonostante una Pec inviata dieci giorni fa da Federcaccia Piemonte, Enalcaccia e Ente Produttori Selvaggina, associazioni che hanno avanzato forti dubbi sulla legittimità degli atti. Il problema delle votazioni è stata la mancanza del numero legale. Per i bilanci di ATC e Comprensori piemontesi serve la maggioranza di almeno la metà dei componenti più uno.