Le scelte della Regione Piemonte in merito all’accorpamento degli Ambiti Territoriali di Caccia e dei Comprensori Alpini non hanno convinto. In particolare, la sezione regionale della Federazione Italiana della Caccia ha commentato negativamente le affermazioni dell’assessore Giorgio Ferrero, secondo cui questa operazione apporterà benefici economici alla collettività. L’associazione la pensa in maniera del tutto opposta, gli accorpamenti renderanno tutto più oneroso, facendo diventare costosi e difficili gli spostamenti dei membri dei comitati di gestione.
Quanto appena approvato, sempre secondo Federcaccia Piemonte, indebolirà il mondo venatorio, agevolando soltanto le associazioni “politicamente amiche”. Tra le altre dichiarazioni di Ferrero che sono state esaminate c’è quella relativa al fatto che esistono esponenti del mondo venatorio che fanno parte dei comitati dal lontano 1995: Federcaccia non ha smentito la circostanza, sottolineando però come questo sia un problema che riguarda tutta la società italiana.
L’associazione si è attivata con i propri legali per tutelare gli interessi del mondo venatorio nelle sedi opportune. Non è escluso un ricorso e sarebbe il quinto in appena due anni, da quando “Assessore e giunta hanno creduto possibile amministrare l’attività venatoria in regione prestando ascolto alle sole richieste di animalisti e ambientalisti“.