Secondo Cagiola, i problemi venatori dovevano essere affrontati in Consiglio, con undici persone responsabili che si sono presentate per due volte di fila senza poter svolgere il loro dovere proprio a causa delle assenze. Tra l’altro, la mancanza dei consiglieri non sarebbe stata nemmeno giustificata, oltre che comunicata all’ultimo istante. Diversamente dagli anni passati, dunque, nel territorio comunale di Perugia non sarà possibile effettuare il ripopolamento con fagiani e lepri.
I fondi a cui il presidente comunale si riferisce non sono altro che le quote versate da tutti gli associati durante il recente tesseramento. Questi soldi, comunque, verranno utilizzati per gli acquisti di selvaggina relativi al 2019. Di sicuro questa vicenda provocherà parecchie discussioni e le dichiarazioni di Cagiola non saranno probabilmente le ultime in questo senso.