La Regione infatti ha seguito la disciplina dettata dalla legge nazionale e dalla Direttiva Europea per concedere in deroga l’uso delle reti, mezzo non selettivo in via generale ma utilizzabile nell’ambito del legittimo regime di deroga alla direttiva, come previsto dalla Comunità Europea e come attuato anche in altri Stati Membri.
Alla fine le dichiarazioni del Ministro, seguito a ruote da due consiglieri regionali, sono mera propaganda, al punto da dichiarare di “aver vietato l’uso dei richiami”: nulla di più falso! I cacciatori possono tranquillamente usare i loro richiami e acquistarne di nuovi. Il Ministro non ha annullato l’uso dei richiami vivi, ha però fatto di peggio: per evitare la cattura di pochi esemplari di specie cacciabili, ha annullato secoli di storia rurale delle terre lombarde, di cui i roccoli, veri monumenti d’arte architettonica e botanica, sono simbolo indiscusso.