Si è appreso che la Direzione Generale Ambiente della Regione ha interrotto e archiviato la procedura di Valutazione di Incidenza sulla proposta di Piano Faunistico Regionale. Dal tenore letterale del Decreto si evince che tale decisione è stata presa in quanto la DG Agricoltura e la Dg Territorio nell’esaminare le osservazioni pervenute dai portatori di interesse hanno ritenuto di segnalare la necessità, in accoglimento di alcune di esse, di calcolare le percentuali di Territorio Agro Silvo Pastorale (TASP), volta che non è possibile pianificare seriamente e correttamente l’attività venatoria senza sapere quale sia il territorio utile alla fauna.
Non solo Federcaccia aveva segnalato questa mancanza, ma anche altre associazioni venatorie, e addirittura associazioni ambientaliste di primaria importanza e di livello nazionale. Secondo Federcaccia, come bene esplicitato nelle nostre osservazioni (che pubblichiamo per chi avrà la voglia e la pazienza di leggerle), il calcolo del TASP è necessario per valutare correttamente l’impatto dell’attività venatoria sui siti di rete natura 2000 e su tutto il territorio, al punto che non potrà che essere redatto anche un nuovo studio di incidenza.
E la fondatezza di questa osservazione emerge dal fatto che sembra in effetti recepita proprio in questi termini: il calcolo del TASP non potrà che portare ad un nuovo Studio di Incidenza. Auspichiamo che una seria riedizione dello Studio di Incidenza, che di fatto ormai è inesistente perché inidoneo a valutare l’incidenza della caccia, potrà essere fatta con un occhio più obiettivo e meno ideologico al riguardo non possiamo che richiamare le nostre osservazioni sul saturnismo, ma non solo) e per questo non possiamo che manifestare una certa soddisfazione.
Certo è che non possiamo esultare per l’allungamento dei tempi: Regione Lombardia ha bisogno di un piano faunistico, anche solo per alleggerire il lavoro che ogni anno è necessario, in sua mancanza, per l’approvazione dei calendari. Ma siamo certi che ne sarà valsa la pena e che si potrà lavorare in ottica di una pianificazione obiettiva e tecnica, non intrisa di ideologia anticaccia e senza che per questo possa essere ritenuta frutto di chissà quale lobby, né in un senso né nell’altro. Per questo non possiamo che manifestare apprezzamento sincero per l’attenzione prestata alle osservazioni dei portatori di interesse da parte dell’Assessore Rolfi, del Presidente Fontana e del loro capogruppo in Consiglio Anelli, che hanno voluto comprendere in prima persona le osservazioni che abbiamo presentato, apprezzandone così lo spirito costruttivo e la fondatezza.