Giovanni Ciccarese, presidente della Federcaccia provinciale di Lecce, ha colto la palla al balzo e ha scritto una lettera alla redazione del programma per le precisazioni del caso. Ecco cosa ha scritto: “Gentile signora Venier: LE PERNICI SI MANGIANO. La stimo, ammiro e seguo da tanti anni, ma le pernici si mangiano. Solo che nel Paese di Rocio Morales, non vi è quel falso ambientalismo radicale ed esasperato che, inquinando il vero significato di ambiente e protezione, arriva a proibire a Carlo Cracco di cucinare il piccione o agli italiani di mangiare la selvaggina.
È tutto un approccio sbagliato. Si mangiano le pernici come si mangiano i polli, si mangiano i fagiani come i piccioni, le lepri come i conigli. E che dire poi dei tordi in salmì o dell’anatra all’arancia o le costolette di capriolo o cinghiale. Mia cara signora Venier, liberiamoci una volta per tutte dalle influenze del falso ambientalismo ed abbracciamo senza riserve la cultura e la tradizione della cucina italiana, che comprende anche la carne da selvaggina. La migliore. Saluti da un suo grande ammiratore di sempre”.