Federcaccia Lazio su Calendario Venatorio 2014-15, “ennesime limitazioni senza senso”, se la Regione non fornirà risposte certe e immediate i Cacciatori scenderanno in piazza.
Alla faccia dell’omogeneità, dell’interscambio, dei dati scientifici e del rispetto per il nostro mondo e per le tasse di concessione che puntualmente paga. Tanto per fare un esempio, con l’assessore si era parlato, inizialmente, di due giornate di preapertura, il 1 e il 7 settembre, che ovviamente non sono state inserite nel calendario.
Ricordo all’assessore regionale che nella vicina Umbria i cacciatori potranno usufruire di tre giornate di preapertura, il primo e il 7 settembre da appostamento e il 14 alla quaglia con il cane. Ci chiediamo: come mai in Umbria ciò è stato possibile mentre nel Lazio no? Eppure anche il calendario umbro ha ricevuto il parere dell’Ispra.
Ricordo al nostro assessore che in Umbria non governano i talebani, ma una giunta identica a quella del Lazio per colore e composizione, con la differenza sostanziale che i dati scientifici forniti dalle associazioni venatorie, insieme ai key-concepts europei, vengono analizzati e utilizzati per quelli che sono, senza ulteriori, inutili limitazioni – forse ideologiche? – nei confronti del nostro mondo.
Pertanto, Federcaccia Lazio chiede all’assessore e alla giunta regionale risposte certe e immediate per i cacciatori. Ciò non dovesse accadere, entro i prossimi giorni la nostra associazione, al fine di dimostrare tutto il proprio dissenso nei confronti dell’attuale Calendario Venatorio, si riserva di organizzare – eventualmente anche insieme alle consorelle – iniziative eclatanti nei confronti della Regione, come accaduto lo scorso anno e, purtroppo, già altre volte in passato.
Aldo Pompetti
Presidente Federcaccia Lazio
( 13 agosto 2014 )
Federcaccia