Federcaccia Lazio invita tutti i cacciatori laziali alla manifestazione che si terrà davanti alla sede della Giunta Regionale il 14 luglio prossimo, “protestare è un diritto, nel nostro caso diventa obbligo”.
Quando il dialogo non è possibile, manifestare è un obbligo. A volte non c’è altra scelta per chi rappresenta i diritti dei cittadini, o di alcuni di essi, che manifestare il proprio dissenso in maniera civile davanti alle istituzioni. Portando dati, sentenze, leggi e proposte a sostegno delle proprie istanze. Ed è proprio ciò che accadrà a Roma il prossimo 14 luglio, davanti alla sede della Giunta Regionale del Lazio, in via R. Garibaldi, 7, quando l’intero mondo venatorio regionale si ritroverà a manifestare con i propri striscioni, bandiere, abiti e soprattutto richieste. Richieste e proposte. La manifestazione, indetta dalla Federcaccia Lazio con il sostegno del 90% delle associazioni venatorie regionali, ha lo scopo di chiedere alla Regione due cose fondamentali: ascolto e rispetto. Ascolto della voce del mondo venatorio con la convocazione del comitato faunistico, che per legge dovrebbe riunirsi almeno quattro volte l’anno mentre negli ultimi 12 mesi è stato convocato una volta sola; rispetto dei diritti dei cacciatori, della legge quadro nazionale, della sentenza del Tar Lazio relativa alla stagione 2013-14, che legittima il calendario venatorio di due anni fa in linea con il resto del Centro Italia; rispetto della possibilità delle deroghe al calendario, di posticipo di stagione per alcune specie e di anticipo per altre, anche in questo caso in perfetta sintonia con il resto del Centro Italia; rispetto dei dati scientifici prodotti dagli Uffici Avifauna Migratoria e Fauna Stanziale di Federazione Italiana della Caccia, che dimostrano con rigore la sostenibilità del prelievo venatorio a turdidi e beccaccia sino a tutta la terza decade di gennaio; rispetto e ascolto di una categoria di cittadini-contribuenti incensurati, che ogni anno si trovano sempre più vessati da regole inconcepibili e balzelli deprimenti; ascolto della voce di chi, ogni giorno, vive il proprio territorio e se ne prende cura, preservandolo da incendi, discariche abusive e speculazioni edilizie.
“Inoltre, con la nostra manifestazione – dichiara il presidente di Federcaccia Lazio Aldo Pompetti – dimostreremo alla Regione Lazio che i cacciatori non rinunciano ai propri diritti, non si lasciano piegare dai silenzi colpevoli delle istituzioni. Daremo una dimostrazione di come si possa manifestare il proprio dissenso senza offendere né insultare nessuno ma, allo stesso tempo, sbattendo in faccia alla Regione tutte le sue responsabilità e omissioni nei nostri confronti. Manifestare è un diritto di tutti, e insieme lo si esercita con ancora maggiore efficacia: ecco perché chiediamo la più alta partecipazione possibile da parte di tutto il mondo venatorio regionale e, per favorire le adesioni da tutto il Lazio, come Federcaccia abbiamo organizzato dei pullman da ogni provincia. Vogliamo essere in tanti”.
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Redattore presso Caccia Passione mi occupo di sviluppo delle aree Social e Media News.
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