Un progetto che fa discutere
La Federcaccia Provinciale di Macerata, venuta a conoscenza del progetto finalizzato a realizzare una pista ciclabile di quaranta chilometri nel Comune di Macerata, esprime la propria contrarietà in quanto il territorio interessato è particolarmente ricco in termini di patrimonio naturalistico e rischia di essere compromesso dalla realizzazione di un’opera invasiva come una pista ciclabile vera e propria, in particolar modo per la fauna selvatica. Si ricorda che l’articolo 4 della Direttiva 2009/147/CE (uccelli) e l’allegato II della Direttiva 92/43 CE (habitat), tutela specie che sono presenti su questo territorio, come l’ ortolano, lo smeriglio, il lodolaio, l’ averla piccola, oltre a specie più comuni come la poiana, il gheppio, il gufo comune, il picchio verde, il picchio rosso maggiore e numerosi passeriformi che risentirebbero per un flusso frequente e consistente di persone lungo la pista ciclabile.
Tutela ecologica
La frequentazione in periodi critici per la riproduzione, la migrazione e lo svernamento, rischiano di vanificare il connubio fra fruizione sostenibile e la tutela ecologica del territorio che deve essere lasciato il più possibile naturale, tenendo conto dell’importanza di coniugare la protezione della natura con una convivenza sostenibile dell’attività umana, naturalmente nelle forme meno impattanti.
La pista ciclabile, come avviene in regioni come la Toscana e il Trentino, dovrebbe essere tracciata nel rispetto dell’ambiente cercando di riutilizzare vecchi percorsi in disuso e strade interpoderali esistenti. Pertanto si chiede di rivedere il progetto a favore di una soluzione ecologicamente sostenibile e coerente con le caratteristiche ambientali e storiche del nostro territorio (fonte: Federcaccia).