Come è noto nella bella Repubblica di San Marino, una delle repubbliche più antiche al mondo, la cui capitale sorge sui pendii del monte Titano, la caccia e le attività ad esse legate, come il tiro e la cinofilia, sono fra le passioni più sentite e vissute. Data la modesta estensione territoriale, i cacciatori sanmarinesi godono di particolari accordi con lo Stato italiano per poter esercitare nelle regioni confinanti e la Federazione Sammarinese della Caccia (FSdC) che li rappresenta è sempre in stretto contatto con le autorità italiane e con la nostra Federazione – con la quale è affiliata – in particolare attraverso gli ottimi rapporti con Federcaccia Marche.
Per rinsaldare questi vincoli di reciproco impegno e di amicizia, il presidente nazionale della Federcaccia Massimo Buconi si è recato presso la Città di San Marino accompagnato dal Presidente provinciale FIdC di Pesaro e Urbino Gianpaolo Gori e al viatico del Presidente regionale Marche paolo Antognoni, impossibilitato a presenziare di persona, dove ha incontrato il Segretario di Stato Territorio e Ambiente, Agricoltura, Protezione Civile, Rapporti con l’Azienda Autonoma di Stato per i Lavori Pubblici Stefano Canti e il Presidente FSdC Pier Marino Canti per una piacevole serata conviviale e di lavoro.
Fra i diversi argomenti trattati il confronto fra i sistemi che regolano l’attività venatoria nei due Stati, il comune impegno a gestire al meglio i rapporti fra le Federazioni dei cacciatori italiana e sanmarinese e la risoluzione di alcune criticità derivanti dal recente passaggio dalla Regione Marche alla Regione Emilia Romagna di alcuni comuni della fascia confinante con il territorio di San Marino.
Attualmente due sono i comuni che passano in Romagna, aggiungendosi ai 7 che già da alcuni anni hanno cambiato regione, non rientrando più negli accordi in materia venatoria esistenti tra San Marino e la Regione Marche. Reciproco è il rammarico per questo passaggio che fa venir meno il contatto territoriale tra la Repubblica e le Marche: i numerosi cacciatori sammarinesi, abituati a cacciare in questi territori, vedranno ridurre l’ospitalità marchigiana, sancita reciprocamente più da forti rapporti personali che amministrativi. Nell’occasione il Presidente Buconi ha potuto esprimere particolare soddisfazione per come le autorità della piccola ma rappresentativa Repubblica tengono in considerazione l’attività venatoria e i suoi rappresentanti (Fonte: Federcaccia).