Federcaccia partecipa al progetto che ha come obiettivo la reintroduzione dell’Ibis e la sezione di Grosseto ne ha anche adottato uno, ribattezzato Dante. L’abbattimento ha quindi offeso e colpito. La richiesta dell’associazione è di fornire informazioni per smascherare il colpevole nel caso si sappia qualcosa: FIDC Grosseto è a disposizione degli inquirenti per dare il proprio contributo.
Nel comunicato del presidente c’è una precisazione importante: “Non siamo assolutamente d’accordo con chi definisce il cacciatore uomo senza scrupoli e disposto a sparare a tutto quello che si presenta nel raggio d’azione. Chiamiamoli con il loro nome, bracconieri“. La proposta di una sospensione temporanea dell’attività venatoria è stata definita dannosa e inutile, in quanto non in grado di risolvere i problemi legati al bracconaggio.