Non è la prima volta che un’associazione venatoria italiana alza la voce contro il bracconaggio. Stavolta è stato Luciano Monaci, presidente provinciale di Federcaccia Grosseto, il quale ha attaccato con parole dure l’individuo che ha abbattuto un altro Ibis Eremita, “discreditando tutta la categoria dei cacciatori che con paziente lavoro e dedizione cercano di valorizzare la Maremma“. Monaci ha definito questo bracconiere un imbecille e un disonesto, ricordando come il mondo venatorio non sia capace di sopportare questi gesti.
Federcaccia partecipa al progetto che ha come obiettivo la reintroduzione dell’Ibis e la sezione di Grosseto ne ha anche adottato uno, ribattezzato Dante. L’abbattimento ha quindi offeso e colpito. La richiesta dell’associazione è di fornire informazioni per smascherare il colpevole nel caso si sappia qualcosa: FIDC Grosseto è a disposizione degli inquirenti per dare il proprio contributo.
Nel comunicato del presidente c’è una precisazione importante: “Non siamo assolutamente d’accordo con chi definisce il cacciatore uomo senza scrupoli e disposto a sparare a tutto quello che si presenta nel raggio d’azione. Chiamiamoli con il loro nome, bracconieri“. La proposta di una sospensione temporanea dell’attività venatoria è stata definita dannosa e inutile, in quanto non in grado di risolvere i problemi legati al bracconaggio.