Luciano Monaci, presidente provinciale della Federcaccia di Grosseto ha pubblicato una nota per parlare dell’avvio della caccia al cinghiale e degli animi sempre più surriscaldati su questo argomento. Le opinioni sono molto distanti, ci sono persone favorevoli alle mattanze, ma anche chi parla di un problema etico e chi inventa leggi e regolamenti per l’eradicazione. Secondo il presidente, però, l’unica certezza in questo momento è rappresentata dall’assenza di risultati e dallo spreco di tante risorse.
Secondo quanto si legge in questo comunicato, è stato dimenticato come i cacciatori avessero avvertito dei risultati modesti della Legge Obiettivo, suggerendo altre soluzioni e prendendo spunto dai risultati delle aree vocate. Monaci ha sottolineato come nel nostro paese sia difficile focalizzare il problema, sedersi attorno a un tavolo e trovare una valida soluzione.
Inoltre il cinghiale e le sue problematiche servirebbero a coprire interessi più grossi che potrebbero trasformare il territorio toscano in un’oasi ingessata e ingestibile. La richiesta è quella di un maggiore dialogo e di offrire ai cacciatori la possibilità di esprimersi e collaborare. Il prossimo 21 luglio alle 21 ci sarà proprio un incontro pubblico a Grosseto per discutere tutti questi problemi e “dare una svolta alla caccia in Toscana”.