Alcune indiscrezioni stanno facendo ipotizzare una chiusura anticipata dell’attività venatoria anche in Friuli Venezia Giulia. Il condizionale è comunque d’obbligo: l’assessore regionale alle Autorità Locali, Paolo Panontin, sarebbe intenzionato a firmare il decreto per la sospensione della caccia: nello specifico, si tratterebbe del prelievo di tordi bottacci, beccacce e cesene. Panontin, inoltre, sarebbe pronto a intervenire dopo che il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha inviato nelle ultime ore una nota ufficiale a tutte le regioni italiane.
Le repliche delle associazioni venatorie non si sono fatte attendere. Paolo Viezzi, numero uno dei Federcaccia Friuli, ha spiegato che una chiusura anticipata della caccia può essere valida soltanto dopo la pubblicazione nel Bollettino Ufficiale Regionale, mentre la trasmissione della nota non ha lo stesso valore. Secondo Viezzi, la caccia proseguirà a prescindere da quello che firmerà l’assessore.
Tra l’altro, il presidente regionale ritiene che sarebbe un provvedimento illegittimo, in quanto privo del parere del Comitato Faunistico. Nel caso ci dovesse essere la firma. Federcaccia Friuli Venezia Giulia impugnerà la decisione davanti al Tribunale Amministrativo Regionale, chiedendo all’ente locale i danni per una sospensione anticipata illegittima.